Voglio mostrarvi alcune idee che ho avuto tramite l'osservazione di carte casuali:
Storia: Vel'sk fu ampliata nel 999 intorno ad un villaggio di cavatori. Rimasto isolato da secoli, il villaggio si era da sempre difeso con le sue stoiche milizie dalle molte minacce che quel luogo impervio rappresentava. Nell'991 la migrazione verso sud della tribù Smeshnik chiamata "Artiglio di ferro" si divise in vari rami, una scheggia finì per abbattersi contro Vel'sk. Durante la resistenza disperata morirono 3/4 degli abitanti originari, ma ben presto arrivò in loro aiuto un capitano di ventura, lo stesso che aveva generato la migrazione dell'orda sconfiggendola in battaglia a nord, tale Valgard Gul della tribù Gul. Per conto del principe Stark seguiva le tracce dell'orda, che aveva rubato un'importante reliquia e numerosi chili d'oro. Vista la grave situazione del villaggio si sentì in dovere di intervenire, con relativa facilità riuscì a sbaragliare l'orda smeshnik, che si disperse in ogni direzione. Vel'sk era governata dal "Clan degli esiliati", un gruppo di sciamani venuti nel mondo in tempi remoti. Gli esiliati, consci della loro fragilità, proposero a Valgard di proteggere e governare il villaggio insieme a loro. Affascinato dal sapere arcano il novello boiaro fondò la città di Vel'sk attirando numerosi contadini del nord sfollati, i cui villaggi erano stati distrutti dagli smeshnik. Creò uno stemma rappresentante la sua forza indomita, il leone bastonatore, nome che gli sciamani coniarono per il suo coraggio e per la sua possente mazza ferrata. Valgard, troppo anziano per divenire un potente sciamano, governò come un semplice boiaro. Fu il figlio Beiner che intrise di sciamanesimo la dinastia, divenendo esso stesso un esiliato. Alcuni alti esiliati non accettarono l'ammissione di un esiliato di razza osberg, così presero la via della montagna fondando monasteri fortificati parzialmente indipendenti. Durante gli anni non sono mancate le aggressioni e gli sconfinamenti militari.
Geografia: Vel'sk è incastonata fra i Monti Otdel del sud e i Colli Glavnaya. I monasteri fortificati, i santuari e i ponti di legno sospesi punteggiano i picchi innevati. La città è costruita in gran parte di pietra, la stessa cinta muraria è edificata in blocchi squadrati ed è a pianta quadrata. È chiamata "La città candida" per via della sua pietra bianca che risplende nel sole del mattino. I Colli Glavnaya sono sfruttati solo parzialmente, la parte più occidentale è infestata da bande smeshnik, che sono comunque troppo disorganizzate per creare seri problemi alla città.
Governo: Il governo è una magocrazia degli esiliati. Gli sciamani occupano i posti più alti del potere. Il Clan degli esiliati governa parallelamente al Gran sciamano osberg della dinastia Gul, che ha comunque l'ultima parola ed è anche capo supremo dell'esercito.
Popolazione: 65% Pripiat, 19% Osberg, 14% Esiliati , 2% Emet.
Religioni: 50% Sciamanesimo, 40% Bog, 8% Mehrzad, 2% Saf Ruhlar (eresia boghista)
Economia: L'agricoltura è povera per via del clima freddo e del terreno arido, i terrazzamenti collinari forniscono quel poco che basta per sopravvivere, la caccia e l'importazione di granaglie sono altrettanto importanti. Vel'sk basa la sua ricchezza sull'esportazione di metalli, pietre preziose e pietre da costruzione. Le sue carovane arrivano in tutto il Pripiat, i suoi metalli e le sue pietre varcano il mare. Gli amun costruiscono in marmo di Vel'sk i loro candidi templi.
Società: : Le etnie e le religioni a Vel'sk convivono piuttosto bene, tutti si sentono prima di tutto appartenenti alla città, solo dopo viene l'etnia e il culto. Gli esiliati sono riveriti e rispettati, non tutti loro sono sciamani, mantengono però un'alta rilevanza sociale. Alcuni di loro sono ufficiali civili e militari, mercanti, proprietari, artigiani e anche contadini (soprattutto nei monasteri fortificati). Ci sono alcuni lavori però che non possono fare perché considerati impuri, in pratica tutto ciò che riguarda i morti, il sangue e la spazzatura. La minoranza emet è la più insofferente al dominio sciamanico. Arrivarono dal nord dove erano perseguitati, discendono infatti da alcune famiglie di eretici boghisti della tribù stanziata nel Sibai. Quasi tutti poverissimi, sono solitamente braccianti, manovali o guardia-boschi. La loro particolare eresia, chiamata Saf Ruhlar, gli impone una vita estremamente retta, vegetariana ed egualitaria.
Esercito: L'esercito è poco mobile ma ben equipaggiato data la grande quantità di materiale ferroso disponibile. I soldati permanenti vestono cotte di maglia complete e sono specializzate nella difesa. L'esercito possiede anche un certo numero di ingegneri specializzati nella difesa delle mura e dei passi montani. I magazzini del boiaro conservano equipaggiamenti di media qualità per armare una folta milizia in casi di necessità. I villici sono tenuti ad allenarsi quotidianamente.
I cavalli sono assai rari perché il territorio non ne permette né l'allevamento né la piena mobilità, per il trasporto vengono utilizzati muli e uri. La guardia personale dei Gul indossa armature a piastre ed elmi con visiera a maschera, il loro vessillo è giallo, a rimando del significato del cognome dinastico.
Alleati: Vel'sk non è alleata con nessun altro stato, il suo fine è mantenere la pace, senza però sbilanciarsi o schierarsi in una precisa fazione. I rapporti migliori sono sicuramente quelli con Bajkal, che apprezza questa neutralità. Gli esploratori e i guardia-boschi lavorano insieme ai soldati dei paesi confinanti per stanare gli smeshnik ovunque si annidino.
Nemici: Vel'sk è ambita da varie tribù smeshnik che ciclicamente, per carestie o inverni particolarmente rigidi, si trovano a dover migrare in massa. Alcuni monasteri fortificati sono già caduti nelle loro mani e vengono sfruttati come centri logistici per le incursioni.
Anche io un tempo giocavo a Magic ed ho anche partecipato ad una campagna ideata da un mio amico che sfruttava proprio le carte di magic come spunto narrativo.
RispondiEliminaÈ una bella idea, l'ho utilizzata in passato per un esercizio narrativo, io e un amico pescavamo una carta a testa e continuavamo la stessa storia, narrandola in tempo reale tramite l'ispirazione di titolo e disegno. Ho davvero dei bei ricordi legati alle Magic, spero che la mia idea di trarne ispirazione per l'ambientazione ti sia piaciuta.
RispondiEliminaMa che sballo!!! Io giocavo a Magic... e adoravo i gatti guerrieri :-D
RispondiEliminaGrazie mille per il bel commento...
CIAO!!!
Ciao Davide, li adoravo anche io! Ma del resto Melissa Benson è un'illustratrice formidabile. Un fascino, una patina retrò che per gli inguaribili nostalgici come me si traduce in emozione traboccante. Purtroppo le edizioni di Magica, da una decina d'anni o poco meno non sono più all'altezza delle precedenti. Smisi nel 2000.
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