Cronologia del Nippon
- 3000 Gli Alti elfi fondano Tor Elithis. In questo periodo il Nippon è un luogo
selvaggio e disabitato, lontano dalle coste del continente. Gli elfi effettuano
varie ma affrettate esplorazioni intorno alle sue isole senza trovare un buon
punto di partenza per una vera e propria colonizzazione. Nell’estremo occidente
del Nippon viene fondato il piccolo avamposto di Tor Aydin.
-
2000
Primi insediamenti primitivi degli esseri umani nelle isole del Nippon.
-
1037
Nascita di Jintoki.
- 1010 Jintoki conquista
le tribù vicine e viene proclamato Tenno della regione di Kamato.
- 951 Morte di Jintoki. Iyoda
è proclamato nuovo Tenno di Kamato.
- 703 Djorkha Khan conduce gli hobgoblin di Korgian
nell’invasione del Nippon. Sono sconfitti nella regione di Kamato.
- 693 Gli hobgoblin di Korgian si separano in
diverse tribù. Djorkha viene deposto, ciò conclude la loro breve occupazione
della regione di Kamato.
Inizia l'età delle “Guerre dei Clan”
questo determina la divisione del Nippon che durerà per secoli.
- 400 Un meteorite
colpisce Haikido e genera il cratere del diavolo. In seguito a questa
esplosione sorgono creature sconosciute. I preti tentano di fermarne gli
effetti nefasti con le preghiere e le offerte agli dèi.
- 54 Nascita di Yamyakyuki.
- 24 Yamyakyuki I
riunisce Kamato e diventa Tenno.
- 12 Yamyakyuki I
conclude le sua gesta e diventa Imperatore del Nippon.
36/50 Regno di
Yamyakyuki II. La sua incompetenza nel governo determina la rottura
del'esercizio del potere regionale. I governatori imperiali sono affrancati dal
versamento delle imposte.
51/78 Regno di
Yamyakyuki III. Le regioni diventano più o meno indipendenti. Inizia un periodo
di guerre tra clan.
886 L'imperatore Akira
Naganori fonda il codice della lealtà samuraica.
Gli eserciti del Caos vengono
sconfitti nella battaglia della pianura di Meikowasa. L'imperatore investe il
Generale Nakamura Keichi col nuovo titolo di Shogun. I Samurai si trasformano
in un'influente casta al servizio dello Shogun.
1202 Nakamura Tohei viene
assassinato, si conclude il primo Shogunato.
1203 L'imperatore Haijo
abolisce lo Shogunato e ordina un governo civile.
1343 Mikuwara Banto
vince la guerra dei cinque Shogun e diventa Shogun.
2000 Lo shogunato Mikuwara
viene sfiduciato dall’imperatore per incompetenza e ha termine.
2005 Tokamoto sconfigge
il clan Koshima all’assedio di Osaka e diventa Shogun.
2300 Incursioni del
caos; il cratere del diavolo è consumato dalla magia oscura. L'Haikido viene
sconquassato dai non morti e delle orde caotiche. Compare il Samurai Nero che
conquista il castello di Kamakura. Il Nippon si riunisce per fronteggiare il
Caos.
2300/2400 In questo periodo
avvengono molte incursioni e scaramucce tra nipponici e cataiani.
2301 Viene costruito il
Grande Muro Settentrionale.
Le orde dei non morti vengono
sconfitte mentre il loro generale, il Samurai Nero, è ucciso da Kosaka Yuzan. Le
forze del Caos si ritirano nell'Haikido e sui monti e nelle foreste di Honshu.
2311 Morte di Kosaka
Yuzan.
2355 Un grande esercito
viene radunato e imbarcato su una potente flotta per tentare la conquista del Catai.
2357 Dopo aspre
battaglie l'esercito nipponico viene sconfitto. I superstiti tornano a casa
alla spicciolata, molti samurai fanno seppuku.
2362 Una flotta
cataiana assieme a un contingente proveniente da Han Kuo tenta di invadere il
Nippon. I sacerdoti Shinto fanno appello alle forze degli elementi e scatenato
un terribile tifone. Della spedizione cataiana si contano solo tre superstiti.
2440 Primi contatti
ufficiali con gli abitanti del Vecchio Mondo, marinai di Marienburg sbarcano
sulla spiaggia di Tokaido
2463 Alcuni mercanti
remasiani provano a commerciare col Nippon ma vengono respinti. Mercanti
nipponici fondano una base commerciale a Marienburg
2470 Una nave imperiale
naufraga nell'Oceano dell'Ind. Voci dicono che sotto ci sia lo zampino dei
marienburgers
2476 La guerra tra
Catai e Nippon finisce in stallo. Nessuno dei due imperi paga un tributo.
2490 I marienburgers
introducono su larga scala armi da fuoco nel Nippon
2510 Incoronazione
dell' imperatore Meihito.
Jintoki,
Tenno di Kamato
-1307
/ -951 CI
Gli umani primitivi abitarono le isole
del Nippon intorno al -2000 IC. Passarono circa mille anni prima della comparsa
del primo significativo sviluppo culturale e tecnologico, che ha avuto origine
nella regione di Kamato dove, secondo i miti nipponici, è nato Jintoki, figlio
di Izana, dea del sole. Scelto dalla dea per guidare il Nippon verso la
prosperità, crebbe diventando il miglior leader ad aver mai calcato la terra
dei mortali. Dopo aver compiuto vent'anni Jintoki diede inizio alla sua
missione, sconfisse le tribù vicine e conquistò le loro terre. Nel giro di
sette anni Jintoki unì la regione di Kamato sotto il suo dominio e, alla fine
di ciò, fece un patto coi leader dei clan soggiogati secondo il quale lui e
tutti i suoi discendenti sarebbero stati legittimamente Tenno da qui all'eternità.
Secondo gli antichi miti Shinto,
quando Jintoki morì divenne Signore Eterno degli Spiriti del Regno, secondo
soltanto alla dea del sole. Dopo la sua morte O-kebe, il gran sacerdote Shinto
ebbe una visione divina dove Jintoki e la dea del sole lo comandavano di
portare il figlio di Jintoki, Iyoda sul Monte Fuji. Così fu fatto, quando
arrivarono i raggi solari colpirono un angusto tunnel nelle viscere del Monte.
Qui trovarono una fonte di acqua purissima. Jintoki parlò direttamente alle
anime di Iyoda e di O-kebe, ordinando a Iyoda di bere l'acqua. In tal modo
Iyoda si fuse col potere spirituale di Izana e stipulò il suo patto con
Jintoki. Quando tornarono dalla grotta apparve un grande Cane-Leone di pietra
all'entrata del tunnel e da quel giorno non ha permesso a nessuno, tranne che
ai discendenti di Jintoki e agli alti sacerdoti Shinto, di entrare. Da allora
gli imperatore vengono scelti in questo modo. Per successivi 250 anni Kamato
visse in pace governata dai discendenti semidivini di Iyoda.
Djorka
Khan e il periodo dei clan combattenti
-703/
-24 CI
Djorka Khan fu uno dei più grandi capi
hobgoblin di tutti i tempi, se non il più grande. Portò l'Impero Korgian dal
nord del Catai a espandersi in ogni direzione fino alle pendici settentrionali
dei Monti del Lamento. Invase le rive occidentali di Honshu con un'enorme
armata e non impiegò molto tempo prima di conquistare il neonato impero di
Kamato. Tutti i nipponici catturati furono resi schiavi nel nuovo regno di
Korgian. Tuttavia i Korgian nella loro espansione soffrirono dei medesimi
litigi che affliggono tutte le razze goblinoidi. Com'è consuetudine nelle tribù
goblinoidi nasce un nuovo leader dopo che il vecchio è stato sconfitto in corpo
a corpo. Djorka Khan morì improvvisamente e i Korgian si spezzettarono in clan
minori combattendo gli uni contro gli altri. Durante questi feroci scontri ciò
che restava dell'avanzata società creata durante il periodo Jintoki andò
distrutto.
Le isole del Nippon si trasformarono
improvvisamente in un luogo di guerra in cui clan goblinoidi e umani si
combattevano gli uni contro gli altri. Si sa ben poco di questo periodo che è
ricordato come Il periodo dei clan combattenti.
Yamyakyuki
I, primo imperatore del Nippon
-24/ 36
CI
Dal -24 CI il clan Mitsusaki divenne
signore della regione di Kamato dopo aver distrutto i clan rivali e ricacciato
nella Grande Foresta i restanti discendenti dei Korgian. Il capo dei Mitsusaki
era Yamyakyuki, che sosteneva di essere un discendente diretto di Jintoki. Per
questa ragione egli non usò il nome del clan. Quando Yamyakyuki fu infine
dichiarato signore di Kamato, era già un uomo imponente di una trentina d'anni.
Le storie ci raccontano di come in molte occasioni i suoi avversari si
arrendevano ancor prima di sfoderare la spada, sconfitti soltanto dal suo
carisma e dalla sua autorità. Ma Yamyakyuki già da giovane dimostrò di essere secondo a nessuno. Prima
del suo ventesimo anno si avventurò da solo verso est, sui Monti Kanto-Yoshida.
Quando fu di ritorno, sessanta giorni dopo, portava la Katana Ryatso volando su
uno dei leggendari Ki-rin. Questo straordinario cavallo fatato restò con lui
fino al giorno della sua morte.
I sacerdoti Shinto presero tutti
questi eventi come prove della sua discendenza, Yamyakyuki aveva davvero il
sangue di Jintoki. La Katana Ryatso, una spada forgiata da un vero maestro,
perduta in guerra contro i Korgian, divenne il simbolo personale di tutti i
futuri imperatore del Nippon e Yamyakyuki venne adorato come discendente divino
di Jintoki. Dopo pochi mesi dall'ascesa al trono di Kamato, Yamyakyuki dichiarò
di aver avuto una visione da di Jintoki. Doveva unificare il Nippon in un unico
impero per portare la pace e l'armonia a tutto il popolo di Izana o morire nel
tentativo.
Yamyakyuki radunò un potente
esercito e infine conquistò l'intero Nippon. La campagna fu realizzata in
dodici anni pieni. Alle armate sconfitte fu data la scelta di sottomettersi
alla bandiera di Yamyakyuki o morire. Solo in due casi il nemico scelse la
seconda opzione. Questi furono il signore delle guerra di Ichymoni e il clan
Koijo, i cui guerrieri, parenti e famiglie furono decapitati durante vari
giorni che furono bagni di sangue.
Nel -12 CI era stata piegata ogni
resistenza e nello stesso anno i rappresentati di tutti i clan del Nippon si riunirono
alla festa di incoronazione al Monte Fuji, dove Yamyakyuki venne proclamato
primo imperatore di tutto il Nippon. Il giorno successivo all'incoronazione
Yamyakyuki entrò nella grotta del Monte Fuji, proprio come Iyoda fece
settecento anni prima. Quando riemerse dalla grotta si dice che il sole
splendesse tanto intensamente che le masse lì raccolte voltarono i loro sguardi
per non restare accecati.
Honshu fu divisa in un certo numero
di regioni, ciascuna governata da uno dei più fidati vassalli di Yamyakyuki.
Haikido e Fuyoshi, che sono piccole isole, non ebbero divisioni regionali
amministrative. Shuyoshi restava un'isola di origine misteriosa, ogni volta che
gli uomini di Honshu si avvicinavano ad essa pesanti nebbie e venti li
gettavano fuori rotta. Anche quando erano fortunati e approdarono sull'isola
furono attaccati dalla sua flora e dalla sua fauna. Ancora oggi l'isola resta
inesplorata.
Yamyakyuki
II, secondo imperatore del Nippon
36/ 50
CI
Yamyakyuki I infine morì nel 36 CI
dopo aver governato in modo severo e giusto. Suo figlio maggiore salì al trono
imperiale come Yamyakyuki II, ma non ereditò il carisma e la capacità di
governo del padre. I governatori regionali dell'Impero colsero l'occasione per
incrementare il proprio potere. Guidati da Mitsusaki Onokate della regione di
Homanchu, spinsero il debole imperatore a concedere loro un affrancamento
fiscale per le proprie terre. Altri, tentando di venire meno alla fiscalità,
divennero vassalli di questo governatore e quindi evitarono di pagare le tasse
ai forzieri imperiali. Col passare degli anni la perdita di getto fiscale e
l'incremento della potenza dei governatori minò l'autorità centrale imperiale.
Durante il regno di Yamyakyuki III il Nippon si dissolse ancora una volta in un
mucchio di domini feudali guidati da ambiziosi capiclan. Anche se Yamyakyuki
III(51-78 CI) era imperatore, effettivamente controllava soltanto la regione di
Edo (oggi conosciuta come Kyoto).
La
battaglia della piana di Meikowasa
886
CI
Alcuni capiclan abbandonarono la
religione dello Shinto e l'autorità dell'imperatore per passare all'adorazione
dei Poteri Oscuri. I capi più sanguinari si dedicarono all'adorazione del Gran
Gojira, mentre i più astuti furono sedotti dalle promesse di Tsien-Tsin, il
Maestro dei Quindici Demoni.
Istigati da queste promesse i
seguaci di Tsien-Tsin ebbero un grande successo nel manipolare alcuni dei più
alti funzionari del governo e presero molti castelli man mano che il culto
cresceva di popolarità. Molte persone abbandonarono lo Shinto e presero ad
adorare gli dèi del caos. Alla fine la corte imperiale si trasformò in poco più
di un luogo dove i rispettabili nobili si combattevano a vicenda invece di
dibattere sulla situazione del Nippon.
Per un secolo intero il Nippon patì
costantemente la lotta tra i fedeli dell'imperatore e coloro che invece
giuravano fedeltà agli dèi del caos, guidati dai seguaci di Tsien-Tsin e Gran
Gojira. Durante questi tempi terribili l'imperatore Akira Naganori scrisse il
codice della lealtà samuraica, apparvero così per la prima volta i samurai
moderni. Questo fu un punto di svolta, dimostrato dal fatto che le armate piene
di questi guerrieri d'elite combatterono e vinsero molte battaglie contro i
seguaci del caos che portarono all'effettiva cessazione dell'influenza di
Tsien-Tsin sulla corte imperiale.
Dieci anni dopo, nell'886 CI, gli
ultimi eserciti fedeli a Tsien-Tsin e Gran Gojira si raccolsero nella piana di
Meikowasa, a est dei Monti Kanto-Yoshida. Di fronte a loro stavano le armate
dell'imperatore Naganori e i suoi samurai. Fu una battaglia amara sulla piana
cinerea i guerrieri del caos combattevano aspramente contro i samurai. Per la
prima volta i lealisti sperimentarono l'orrore della magia lanciata dagli
stregoni del caos. Molti di questi maghi corrotti erano venuti attraverso il
mare da ovest. I lealisti non potevano sperare di vincere una battaglia campale
contro un'arma tanto devastante. Proprio quando le forze del caos stavano
prendendo il sopravvento, le distese polverose di Meikowasa presero a tremare e
si aprirono crepe gigantesche esattamente sotto la colonna principale
dell'esercito caotico. In un secondo la colonna venne trattenuta dal grande
terremoto, separata dalla battaglia principale che era in corso. I lealisti
videro ciò come un segno divino e combatterono con rinnovato vigore finché non
distrussero tutti i seguaci del caos. Fu una grande vittoria per l'imperatore
Naganori e per il suo generale Nakamura Keichi.
Nakamura,
il primo shogunato del Nippon
886/1202
CI
Dopo la battaglia della piana di
Meikowasa, l'imperatore Naganori annunciò:
"Mai più il Nippon dovrà essere sedotto da questi poteri corrotti".
Così creo la figura dello shogun (il
governo militare che in termini generali significa "contro i
barbari").
Il nuovo shogun dichiarò che ogni
villaggio dovesse essere governato da un samurai scelto tra coloro che avevano
combattuto valorosamente alla battaglia della piana di Meikowasa. La casta dei
samurai sarebbe dovuta diventare la più alta classe sociale del Nippon.
Nakamura visse soltanto pochi anni
dopo aver acquisito la carica di shogun, ma in quegli anni preparò la strada
della successione a favore di suo figlio Nakamura Eyatsu.
Il secondo shogun rafforzò questa
posizione fino al potere totale, anche se l'imperatore era a capo dello Shinto.
Egli creò i daimyo, governatori semi-militari per amministrare ogni regione del
Nippon.
Lo shogunato Nakamura sperimentò una
pluridecennale prosperità. La sicurezza del paese era assoluta e lo shogun
sedeva sicuro sul suo trono. Tuttavia una nube sinistra emerse durante il primo
shogunato. Per la prima volta l'arte dell'assassinio dei ninja fu perfezionata,
anche se l'arte del ninjutsu esisteva da secoli.
Nell'anno 1202 CI Nakamura Tohei e suo figlio
furono assassinati dai ninja mentre viaggiavano sulla strada da Osaka a Sado.
Nessuno fu risparmiato, l'intero seguito fu brutalmente massacrato. Questo
condusse alla testa del clan il fratello pazzo di Tohei. Era chiaro che un uomo
del genere non poteva guidare il paese, in tal modo il potente daimyo Mirotsune
Banto optò per lasciare il seggio vacante. Sfortunatamente per lui le prove
circostanziali portarono a ritenerlo responsabile dell'omicidio di Tohei. I
mesi passarono mentre le diverse fazioni di daimyo tentavano di portare il
proprio candidato sul trono. Nell'estate del 1203 CI il giovane imperatore
Haijo colse tutti di sorpresa...
L'Imperatore
Haijo, la restaurazione imperiale
1203
CI
Supportato dal clero, che si era
stancato del potere dei bellicosi daimyo, l'imperatore Haiko abolì il titolo di
shogun. I daimyo delle regioni minori videro la possibilità di prendere il
sopravvento nelle loro controversie contro quelli maggiori, così supportarono
l'imperatore. Haijo a sua volta nominò il suo governo e restaurò il pieno
potere imperiale. Con l'assoluto dominio imperiale il secolo successivo vide l'apice
della cultura nipponica. Filosofia, poesia, arti e artigianato fiorirono. La
maggior parte delle tasse imperiali furono dirette al supporto di persone che
stavano creando una società che non si era vista dai tempi di Jintoki.
Dopo circa un secolo tornarono a
galla le controversie regionali. Un'aspra faida iniziò a dilagare nel sud
dell'Honshu tra i clan Mirotsune e Nakamura rendendo la zona a intervalli
regolari un teatro di guerra. L'imperatore del tempo non riusciva a tenere
sotto controllo la situazione e molte regioni iniziarono a combattersi le une
contro le altre. Ancora una volta si combatteva per l'agognato titolo di
shogun.
Mikuwara,
il secondo shogunato e la guerra dei cinque shogun
1337/2000
CI
La guerra dei cinque shogun durò sei
anni, durante quali ogni potente leader regionale si è dichiarato shogun.
Questi leader appartenevano ai clan Mikuwata, Mirotsune, Mitsusaki, Yoshikatsu
e Nakamura. I Mikuwara dimostrarono di essere i più capaci in guerra e, forse
più importante, nell'intrigo politico. Così Mikuwara Banto fu nominato shogun
nel 1343 CI dopo aver eliminato i suoi nemici. Lo shogunato Mikuwara sarebbe
rimasto al governo militare per i successivi sei secoli.
Durante questi secoli lo shogunato
Mikuwara divenne una corte regolare, crebbe e divenne maggiormente decadente (oggi
per questo viene incolpata un'influenza esterna proveniente dal Vecchio Mondo).
Negli ultimi anni dello shogunato l'adorazione di Zai-Neshi (Slaanesh) nella
corte fu evidente, l'amministrazione aveva perso le ultime tracce di controllo
sul territorio. L'imperatore fu consigliato dal clero di scaricare lo shogun,
così fece nell'anno 2000 CI.
Tokamoto,
il terzo shogunato e la battaglia di Osaka
Dal 2005
CI
I candidati per lo shogunato si
ridussero a due, vale a dire i capiclan di Tokamoto e Koshima. L'assedio di
Osaka fu una sanguinosa battaglia dove prevalsero gli eserciti di Tokamoto, che
così divenne shogun.
Le incursioni del caos diedero una
svolta alla popolarità dello shogunato, le forze d'invasione di caos e non
morti furono sconfitte nel 2301 CI. Questa grande vittoria assicurò il potere
dei Tokamoto sullo shogunato da allora fino ai nostri giorni.
Le
incursioni del caos
2300/2301
CI
Il cratere del diavolo è consumato
dalla magia oscura. L'Haikido viene sconquassato dai non morti e delle orde
caotiche. Compare il Samurai Nero che conquista il castello di Kamakura. Il Nippon
si riunisce per fronteggiare il Caos.
La colonia elfica di Tor Elitish
viene devastata e anche il vicino Catai è sotto assedio.
Nel 2301 viene costruito il Grande
Muro Settentrionale per arginare le forze oscure. Le orde dei non morti vengono
sconfitte mentre il loro generale, il Samurai Nero, è ucciso dall'eroe Kosaka
Yuzan. Le forze del Caos si ritirano nell'Haikido e sui monti e nelle foreste
di Honshu.
L'imperatore
Meihito
Dal 2485
CI a oggi.
Meihito è imperatore da venticinque
anni e ha fatto molti passi avanti per rendere il Nippon più ricco. Ha aperto scambi
commerciali col Vecchio Mondo e col vicino Catai, inoltre ha iniziato a
commerciare con le navi elfiche provenienti da Ulthuan, anche se sono
quest'ultime a venire in Nippon e non il contrario poiché nessun non-elfo è
autorizzato a mettere piede a Ulthuan. Durante quest'epoca il Nippon ha scoperto le armi a polvere nera, portate da alcuni mercanti di Marienburg. Si sono immediatamente diffuse tra i soldati semplici, ma non tra i samurai che sono diffidenti e le disprezzano preferendo il loro tradizionale arco lungo.
Anche se il Nippon vive una nuova era di
prosperità, la minaccia del caos è sempre presente, anche nella corte
imperiale.
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