domenica 28 luglio 2013

Nippon, una nazione del mondo di Martelli da Guerra [Terza Parte] - La Cronologia

Cronologia del Nippon

- 3000 Gli Alti elfi fondano Tor Elithis. In questo periodo il Nippon è un luogo selvaggio e disabitato, lontano dalle coste del continente. Gli elfi effettuano varie ma affrettate esplorazioni intorno alle sue isole senza trovare un buon punto di partenza per una vera e propria colonizzazione. Nell’estremo occidente del Nippon viene fondato il piccolo avamposto di Tor Aydin.
- 2000 Primi insediamenti primitivi degli esseri umani nelle isole del Nippon.
- 1037 Nascita di Jintoki.
- 1010 Jintoki conquista le tribù vicine e viene proclamato Tenno della regione di Kamato.
- 951 Morte di Jintoki. Iyoda è proclamato nuovo Tenno di Kamato.
 - 703 Djorkha Khan conduce gli hobgoblin di Korgian nell’invasione del Nippon. Sono sconfitti nella regione di Kamato.
 - 693 Gli hobgoblin di Korgian si separano in diverse tribù. Djorkha viene deposto, ciò conclude la loro breve occupazione della regione di Kamato.
Inizia l'età delle “Guerre dei Clan” questo determina la divisione del Nippon che durerà per secoli.
- 400 Un meteorite colpisce Haikido e genera il cratere del diavolo. In seguito a questa esplosione sorgono creature sconosciute. I preti tentano di fermarne gli effetti nefasti con le preghiere e le offerte agli dèi.
- 54 Nascita di Yamyakyuki.
- 24 Yamyakyuki I riunisce Kamato e diventa Tenno.
- 12 Yamyakyuki I conclude le sua gesta e diventa Imperatore del Nippon.
36/50 Regno di Yamyakyuki II. La sua incompetenza nel governo determina la rottura del'esercizio del potere regionale. I governatori imperiali sono affrancati dal versamento delle imposte.
51/78 Regno di Yamyakyuki III. Le regioni diventano più o meno indipendenti. Inizia un periodo di guerre tra clan.
886 L'imperatore Akira Naganori fonda il codice della lealtà samuraica.
Gli eserciti del Caos vengono sconfitti nella battaglia della pianura di Meikowasa. L'imperatore investe il Generale Nakamura Keichi col nuovo titolo di Shogun. I Samurai si trasformano in un'influente casta al servizio dello Shogun.
1202 Nakamura Tohei viene assassinato, si conclude il primo Shogunato.
1203 L'imperatore Haijo abolisce lo Shogunato e ordina un governo civile.
1343 Mikuwara Banto vince la guerra dei cinque Shogun e diventa  Shogun.
2000 Lo shogunato Mikuwara viene sfiduciato dall’imperatore per incompetenza e ha termine.
2005 Tokamoto sconfigge il clan Koshima all’assedio di Osaka e diventa Shogun.
2300 Incursioni del caos; il cratere del diavolo è consumato dalla magia oscura. L'Haikido viene sconquassato dai non morti e delle orde caotiche. Compare il Samurai Nero che conquista il castello di Kamakura. Il Nippon si riunisce per fronteggiare il Caos.
2300/2400 In questo periodo avvengono molte incursioni e scaramucce tra nipponici e cataiani.
2301 Viene costruito il Grande Muro Settentrionale.
Le orde dei non morti vengono sconfitte mentre il loro generale, il Samurai Nero, è ucciso da Kosaka Yuzan. Le forze del Caos si ritirano nell'Haikido e sui monti e nelle foreste di Honshu.
2311 Morte di Kosaka Yuzan.
2355 Un grande esercito viene radunato e imbarcato su una potente flotta per tentare la conquista del Catai.
2357 Dopo aspre battaglie l'esercito nipponico viene sconfitto. I superstiti tornano a casa alla spicciolata, molti samurai fanno seppuku.
2362 Una flotta cataiana assieme a un contingente proveniente da Han Kuo tenta di invadere il Nippon. I sacerdoti Shinto fanno appello alle forze degli elementi e scatenato un terribile tifone. Della spedizione cataiana si contano solo tre superstiti.
2440 Primi contatti ufficiali con gli abitanti del Vecchio Mondo, marinai di Marienburg sbarcano sulla spiaggia di Tokaido
2463 Alcuni mercanti remasiani provano a commerciare col Nippon ma vengono respinti. Mercanti nipponici fondano una base commerciale a Marienburg
2470 Una nave imperiale naufraga nell'Oceano dell'Ind. Voci dicono che sotto ci sia lo zampino dei marienburgers
2476 La guerra tra Catai e Nippon finisce in stallo. Nessuno dei due imperi paga un tributo.
2490 I marienburgers introducono su larga scala armi da fuoco nel Nippon
2510 Incoronazione dell' imperatore Meihito.



Jintoki, Tenno di Kamato
-1307 / -951 CI

Gli umani primitivi abitarono le isole del Nippon intorno al -2000 IC. Passarono circa mille anni prima della comparsa del primo significativo sviluppo culturale e tecnologico, che ha avuto origine nella regione di Kamato dove, secondo i miti nipponici, è nato Jintoki, figlio di Izana, dea del sole. Scelto dalla dea per guidare il Nippon verso la prosperità, crebbe diventando il miglior leader ad aver mai calcato la terra dei mortali. Dopo aver compiuto vent'anni Jintoki diede inizio alla sua missione, sconfisse le tribù vicine e conquistò le loro terre. Nel giro di sette anni Jintoki unì la regione di Kamato sotto il suo dominio e, alla fine di ciò, fece un patto coi leader dei clan soggiogati secondo il quale lui e tutti i suoi discendenti sarebbero stati legittimamente Tenno da qui all'eternità.
Secondo gli antichi miti Shinto, quando Jintoki morì divenne Signore Eterno degli Spiriti del Regno, secondo soltanto alla dea del sole. Dopo la sua morte O-kebe, il gran sacerdote Shinto ebbe una visione divina dove Jintoki e la dea del sole lo comandavano di portare il figlio di Jintoki, Iyoda sul Monte Fuji. Così fu fatto, quando arrivarono i raggi solari colpirono un angusto tunnel nelle viscere del Monte. Qui trovarono una fonte di acqua purissima. Jintoki parlò direttamente alle anime di Iyoda e di O-kebe, ordinando a Iyoda di bere l'acqua. In tal modo Iyoda si fuse col potere spirituale di Izana e stipulò il suo patto con Jintoki. Quando tornarono dalla grotta apparve un grande Cane-Leone di pietra all'entrata del tunnel e da quel giorno non ha permesso a nessuno, tranne che ai discendenti di Jintoki e agli alti sacerdoti Shinto, di entrare. Da allora gli imperatore vengono scelti in questo modo. Per successivi 250 anni Kamato visse in pace governata dai discendenti semidivini di Iyoda.

Djorka Khan e il periodo dei clan combattenti
-703/ -24 CI



Djorka Khan fu uno dei più grandi capi hobgoblin di tutti i tempi, se non il più grande. Portò l'Impero Korgian dal nord del Catai a espandersi in ogni direzione fino alle pendici settentrionali dei Monti del Lamento. Invase le rive occidentali di Honshu con un'enorme armata e non impiegò molto tempo prima di conquistare il neonato impero di Kamato. Tutti i nipponici catturati furono resi schiavi nel nuovo regno di Korgian. Tuttavia i Korgian nella loro espansione soffrirono dei medesimi litigi che affliggono tutte le razze goblinoidi. Com'è consuetudine nelle tribù goblinoidi nasce un nuovo leader dopo che il vecchio è stato sconfitto in corpo a corpo. Djorka Khan morì improvvisamente e i Korgian si spezzettarono in clan minori combattendo gli uni contro gli altri. Durante questi feroci scontri ciò che restava dell'avanzata società creata durante il periodo Jintoki andò distrutto.

Le isole del Nippon si trasformarono improvvisamente in un luogo di guerra in cui clan goblinoidi e umani si combattevano gli uni contro gli altri. Si sa ben poco di questo periodo che è ricordato come Il periodo dei clan combattenti.

Yamyakyuki I, primo imperatore del Nippon
-24/ 36 CI

Dal -24 CI il clan Mitsusaki divenne signore della regione di Kamato dopo aver distrutto i clan rivali e ricacciato nella Grande Foresta i restanti discendenti dei Korgian. Il capo dei Mitsusaki era Yamyakyuki, che sosteneva di essere un discendente diretto di Jintoki. Per questa ragione egli non usò il nome del clan. Quando Yamyakyuki fu infine dichiarato signore di Kamato, era già un uomo imponente di una trentina d'anni. Le storie ci raccontano di come in molte occasioni i suoi avversari si arrendevano ancor prima di sfoderare la spada, sconfitti soltanto dal suo carisma e dalla sua autorità. Ma Yamyakyuki già da giovane  dimostrò di essere secondo a nessuno. Prima del suo ventesimo anno si avventurò da solo verso est, sui Monti Kanto-Yoshida. Quando fu di ritorno, sessanta giorni dopo, portava la Katana Ryatso volando su uno dei leggendari Ki-rin. Questo straordinario cavallo fatato restò con lui fino al giorno della sua morte.
I sacerdoti Shinto presero tutti questi eventi come prove della sua discendenza, Yamyakyuki aveva davvero il sangue di Jintoki. La Katana Ryatso, una spada forgiata da un vero maestro, perduta in guerra contro i Korgian, divenne il simbolo personale di tutti i futuri imperatore del Nippon e Yamyakyuki venne adorato come discendente divino di Jintoki. Dopo pochi mesi dall'ascesa al trono di Kamato, Yamyakyuki dichiarò di aver avuto una visione da di Jintoki. Doveva unificare il Nippon in un unico impero per portare la pace e l'armonia a tutto il popolo di Izana o morire nel tentativo.
Yamyakyuki radunò un potente esercito e infine conquistò l'intero Nippon. La campagna fu realizzata in dodici anni pieni. Alle armate sconfitte fu data la scelta di sottomettersi alla bandiera di Yamyakyuki o morire. Solo in due casi il nemico scelse la seconda opzione. Questi furono il signore delle guerra di Ichymoni e il clan Koijo, i cui guerrieri, parenti e famiglie furono decapitati durante vari giorni che furono bagni di sangue.
Nel -12 CI era stata piegata ogni resistenza e nello stesso anno i rappresentati di tutti i clan del Nippon si riunirono alla festa di incoronazione al Monte Fuji, dove Yamyakyuki venne proclamato primo imperatore di tutto il Nippon. Il giorno successivo all'incoronazione Yamyakyuki entrò nella grotta del Monte Fuji, proprio come Iyoda fece settecento anni prima. Quando riemerse dalla grotta si dice che il sole splendesse tanto intensamente che le masse lì raccolte voltarono i loro sguardi per non restare accecati.
Honshu fu divisa in un certo numero di regioni, ciascuna governata da uno dei più fidati vassalli di Yamyakyuki. Haikido e Fuyoshi, che sono piccole isole, non ebbero divisioni regionali amministrative. Shuyoshi restava un'isola di origine misteriosa, ogni volta che gli uomini di Honshu si avvicinavano ad essa pesanti nebbie e venti li gettavano fuori rotta. Anche quando erano fortunati e approdarono sull'isola furono attaccati dalla sua flora e dalla sua fauna. Ancora oggi l'isola resta inesplorata.

Yamyakyuki II, secondo imperatore del Nippon
36/ 50 CI

Yamyakyuki I infine morì nel 36 CI dopo aver governato in modo severo e giusto. Suo figlio maggiore salì al trono imperiale come Yamyakyuki II, ma non ereditò il carisma e la capacità di governo del padre. I governatori regionali dell'Impero colsero l'occasione per incrementare il proprio potere. Guidati da Mitsusaki Onokate della regione di Homanchu, spinsero il debole imperatore a concedere loro un affrancamento fiscale per le proprie terre. Altri, tentando di venire meno alla fiscalità, divennero vassalli di questo governatore e quindi evitarono di pagare le tasse ai forzieri imperiali. Col passare degli anni la perdita di getto fiscale e l'incremento della potenza dei governatori minò l'autorità centrale imperiale. Durante il regno di Yamyakyuki III il Nippon si dissolse ancora una volta in un mucchio di domini feudali guidati da ambiziosi capiclan. Anche se Yamyakyuki III(51-78 CI) era imperatore, effettivamente controllava soltanto la regione di Edo (oggi conosciuta come Kyoto).

La battaglia della piana di Meikowasa
886 CI

Alcuni capiclan abbandonarono la religione dello Shinto e l'autorità dell'imperatore per passare all'adorazione dei Poteri Oscuri. I capi più sanguinari si dedicarono all'adorazione del Gran Gojira, mentre i più astuti furono sedotti dalle promesse di Tsien-Tsin, il Maestro dei Quindici Demoni.
Istigati da queste promesse i seguaci di Tsien-Tsin ebbero un grande successo nel manipolare alcuni dei più alti funzionari del governo e presero molti castelli man mano che il culto cresceva di popolarità. Molte persone abbandonarono lo Shinto e presero ad adorare gli dèi del caos. Alla fine la corte imperiale si trasformò in poco più di un luogo dove i rispettabili nobili si combattevano a vicenda invece di dibattere sulla situazione del Nippon.


Per un secolo intero il Nippon patì costantemente la lotta tra i fedeli dell'imperatore e coloro che invece giuravano fedeltà agli dèi del caos, guidati dai seguaci di Tsien-Tsin e Gran Gojira. Durante questi tempi terribili l'imperatore Akira Naganori scrisse il codice della lealtà samuraica, apparvero così per la prima volta i samurai moderni. Questo fu un punto di svolta, dimostrato dal fatto che le armate piene di questi guerrieri d'elite combatterono e vinsero molte battaglie contro i seguaci del caos che portarono all'effettiva cessazione dell'influenza di Tsien-Tsin sulla corte imperiale.
Dieci anni dopo, nell'886 CI, gli ultimi eserciti fedeli a Tsien-Tsin e Gran Gojira si raccolsero nella piana di Meikowasa, a est dei Monti Kanto-Yoshida. Di fronte a loro stavano le armate dell'imperatore Naganori e i suoi samurai. Fu una battaglia amara sulla piana cinerea i guerrieri del caos combattevano aspramente contro i samurai. Per la prima volta i lealisti sperimentarono l'orrore della magia lanciata dagli stregoni del caos. Molti di questi maghi corrotti erano venuti attraverso il mare da ovest. I lealisti non potevano sperare di vincere una battaglia campale contro un'arma tanto devastante. Proprio quando le forze del caos stavano prendendo il sopravvento, le distese polverose di Meikowasa presero a tremare e si aprirono crepe gigantesche esattamente sotto la colonna principale dell'esercito caotico. In un secondo la colonna venne trattenuta dal grande terremoto, separata dalla battaglia principale che era in corso. I lealisti videro ciò come un segno divino e combatterono con rinnovato vigore finché non distrussero tutti i seguaci del caos. Fu una grande vittoria per l'imperatore Naganori e per il suo generale Nakamura Keichi.

Nakamura, il primo shogunato del Nippon
886/1202 CI

Dopo la battaglia della piana di Meikowasa, l'imperatore Naganori annunciò:
"Mai più il Nippon dovrà essere sedotto da questi poteri corrotti".
Così creo la figura dello shogun (il governo militare che in termini generali significa "contro i barbari").
Il nuovo shogun dichiarò che ogni villaggio dovesse essere governato da un samurai scelto tra coloro che avevano combattuto valorosamente alla battaglia della piana di Meikowasa. La casta dei samurai sarebbe dovuta diventare la più alta classe sociale del Nippon.
Nakamura visse soltanto pochi anni dopo aver acquisito la carica di shogun, ma in quegli anni preparò la strada della successione a favore di suo figlio Nakamura Eyatsu.
Il secondo shogun rafforzò questa posizione fino al potere totale, anche se l'imperatore era a capo dello Shinto. Egli creò i daimyo, governatori semi-militari per amministrare ogni regione del Nippon.
Lo shogunato Nakamura sperimentò una pluridecennale prosperità. La sicurezza del paese era assoluta e lo shogun sedeva sicuro sul suo trono. Tuttavia una nube sinistra emerse durante il primo shogunato. Per la prima volta l'arte dell'assassinio dei ninja fu perfezionata, anche se l'arte del ninjutsu esisteva da secoli.
 Nell'anno 1202 CI Nakamura Tohei e suo figlio furono assassinati dai ninja mentre viaggiavano sulla strada da Osaka a Sado. Nessuno fu risparmiato, l'intero seguito fu brutalmente massacrato. Questo condusse alla testa del clan il fratello pazzo di Tohei. Era chiaro che un uomo del genere non poteva guidare il paese, in tal modo il potente daimyo Mirotsune Banto optò per lasciare il seggio vacante. Sfortunatamente per lui le prove circostanziali portarono a ritenerlo responsabile dell'omicidio di Tohei. I mesi passarono mentre le diverse fazioni di daimyo tentavano di portare il proprio candidato sul trono. Nell'estate del 1203 CI il giovane imperatore Haijo colse tutti di sorpresa...

L'Imperatore Haijo, la restaurazione imperiale
1203 CI

Supportato dal clero, che si era stancato del potere dei bellicosi daimyo, l'imperatore Haiko abolì il titolo di shogun. I daimyo delle regioni minori videro la possibilità di prendere il sopravvento nelle loro controversie contro quelli maggiori, così supportarono l'imperatore. Haijo a sua volta nominò il suo governo e restaurò il pieno potere imperiale. Con l'assoluto dominio imperiale il secolo successivo vide l'apice della cultura nipponica. Filosofia, poesia, arti e artigianato fiorirono. La maggior parte delle tasse imperiali furono dirette al supporto di persone che stavano creando una società che non si era vista dai tempi di Jintoki.
Dopo circa un secolo tornarono a galla le controversie regionali. Un'aspra faida iniziò a dilagare nel sud dell'Honshu tra i clan Mirotsune e Nakamura rendendo la zona a intervalli regolari un teatro di guerra. L'imperatore del tempo non riusciva a tenere sotto controllo la situazione e molte regioni iniziarono a combattersi le une contro le altre. Ancora una volta si combatteva per l'agognato titolo di shogun.

Mikuwara, il secondo shogunato e la guerra dei cinque shogun
1337/2000 CI

La guerra dei cinque shogun durò sei anni, durante quali ogni potente leader regionale si è dichiarato shogun. Questi leader appartenevano ai clan Mikuwata, Mirotsune, Mitsusaki, Yoshikatsu e Nakamura. I Mikuwara dimostrarono di essere i più capaci in guerra e, forse più importante, nell'intrigo politico. Così Mikuwara Banto fu nominato shogun nel 1343 CI dopo aver eliminato i suoi nemici. Lo shogunato Mikuwara sarebbe rimasto al governo militare per i successivi sei secoli.
Durante questi secoli lo shogunato Mikuwara divenne una corte regolare, crebbe e divenne maggiormente decadente (oggi per questo viene incolpata un'influenza esterna proveniente dal Vecchio Mondo). Negli ultimi anni dello shogunato l'adorazione di Zai-Neshi (Slaanesh) nella corte fu evidente, l'amministrazione aveva perso le ultime tracce di controllo sul territorio. L'imperatore fu consigliato dal clero di scaricare lo shogun, così fece nell'anno 2000 CI.

Tokamoto, il terzo shogunato e la battaglia di Osaka
Dal 2005 CI

I candidati per lo shogunato si ridussero a due, vale a dire i capiclan di Tokamoto e Koshima. L'assedio di Osaka fu una sanguinosa battaglia dove prevalsero gli eserciti di Tokamoto, che così divenne shogun.
Le incursioni del caos diedero una svolta alla popolarità dello shogunato, le forze d'invasione di caos e non morti furono sconfitte nel 2301 CI. Questa grande vittoria assicurò il potere dei Tokamoto sullo shogunato da allora fino ai nostri giorni.

Le incursioni del caos
2300/2301 CI

Il cratere del diavolo è consumato dalla magia oscura. L'Haikido viene sconquassato dai non morti e delle orde caotiche. Compare il Samurai Nero che conquista il castello di Kamakura. Il Nippon si riunisce per fronteggiare il Caos.
La colonia elfica di Tor Elitish viene devastata e anche il vicino Catai è sotto assedio.
Nel 2301 viene costruito il Grande Muro Settentrionale per arginare le forze oscure. Le orde dei non morti vengono sconfitte mentre il loro generale, il Samurai Nero, è ucciso dall'eroe Kosaka Yuzan. Le forze del Caos si ritirano nell'Haikido e sui monti e nelle foreste di Honshu.

L'imperatore Meihito
Dal 2485 CI a oggi.



Meihito è imperatore da venticinque anni e ha fatto molti passi avanti per rendere il Nippon più ricco. Ha aperto scambi commerciali col Vecchio Mondo e col vicino Catai, inoltre ha iniziato a commerciare con le navi elfiche provenienti da Ulthuan, anche se sono quest'ultime a venire in Nippon e non il contrario poiché nessun non-elfo è autorizzato a mettere piede a Ulthuan. Durante quest'epoca il Nippon ha scoperto le armi a polvere nera, portate da alcuni mercanti di Marienburg. Si sono immediatamente diffuse tra i soldati semplici, ma non tra i samurai che sono diffidenti e le disprezzano preferendo il loro tradizionale arco lungo. 
Anche se il Nippon vive una nuova era di prosperità, la minaccia del caos è sempre presente, anche nella corte imperiale. 

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