martedì 16 aprile 2013

La città di Caradué - Parte I

Questa è la prima parte della descrizione della città di Caradué. Si tratta di un feudo di confine tra L'Anguille e Couronne. È un luogo aspro e arretrato abitato da nobili crudeli e popolani afflitti. Oltre a poter essere utilizzato come luogo d'ambientazione per le avventure, è anche utile per farsi un'idea di cosa è Bretonnia, da prendere come modello per descrivere altri feudi.
Il materiale, trovato su internet, cita i nomi degli autori originali, ma per correttezza devo avvertirvi che ho eliminato ogni riferimento alla tempesta del caos e a tutti quegli elementi post-quinta edizione che non si confanno alla Bretonnia che voglio descrivere per giocare a Martelli da Guerra.
Anche se esula dal Bretonnia Project, credo che si amalgami bene col resto del materiale, andando così ad arricchirlo.


La città di Caradué

Di Lauri Maijala

Revisione: Santtu Pelkonen, Sami Villa
Correttore: Tom Booth (Athelassan)
Versione italiana e adattamento: Moreno P.

A proposito del feudo
Il feudo di Caradué è posizionato nella parte settentrionale di L'Anguille, a ridosso del fiume Sannez. Le sue caratteristiche principali sono l'avere molta terra arabile, colline dolci e una folta foresta di querce che furono piantate da un nobile marchese del passato. Sebbene Caradué dovrebbe essere la guardia di confine di L'Anguille contro Couronne, le relazioni tra la popolazione di Caradué e quella di Couronne sono insolitamente buone, probabilmente a causa del matrimonio tra il marchese e una nobildonna di Couronne.
Il feudo, oltre alla città di Caradué, contiene anche altri due piccoli villaggi chiamati Melis e Sanz. La popolazione urbana si aggira intorno alle 1200 unità. Includendo i villaggi e le fattorie il feudo è casa di circa 1500 persone.

A proposito della città
La città che capeggia il feudo è posta sulla riva, che questo è chiamata l'ansa di Caradué sul Fiume Sannez. Il commercio che passa attraverso il fiume ha arricchito la città, ma il suo scopo principale resta quello di essere una difesa fortificata contro gli intrusi. Le mura alte dodici piedi circondano tutta la città e il castello de' Caradué la domina da sopra una piccola collina.

Storia
Giacché la maggioranza dei bretoniani è analfabeta, non è stato scritto molto sulla storia di Caradué . Quello che sappiamo è che ciò sul quale la città è stata costruita, era, molto tempo fa, probabilmente abitato dagli elfi, un avamposto che fu poi sostituito con L'Anguille. Per alcune miglia attorno al castello di Caradué si possono trovare ancora le rovine delle torri di guardia.
Non sappiamo il motivo per cui gli elfi abbandonarono l'area, ma se le leggende dicono il vero, un'antica idra vive in una delle caverne locali, sembra invece più ragionevole una battaglia contro gli elfi oscuri. Molti studiosi pensano che sia una sciocchezza, poiché non è stato mai dimostrato che gli elfi oscuri avessero insediamenti nel Vecchio Mondo o, se è per questo, nemmeno tanto vicino a una città elfica. Comunque sia alcuni piccoli artefatti elfici sono stati rinvenuti nella zona,  dunque pare che almeno ci siano stati.
L'area è di certo stata una pedina nella guerra tra L'Anguille e Couronne. Il titolo di Marchese per il signore di queste terre sembra sia molto antico. Ma poiché gli edifici delle persone comuni sono per legge composte da materiali deperibili, è impossibile sapere da quanto tempo la città di Caradué è posto su questo sito, ma un ingegnere nano in visita al castello una cinquantina d'anni fa era convinto che avesse almeno trecento anni. Quindi sarebbe lecito ritenere che l'area sia stata costantemente abitata sin dal 1200 C.I. Di sicuro le prime leggende sui santi di questa zona risalgono circa allo stesso periodo. Pure in accordo alle testimonianze della città di L'Anguille, il titolo di marchese fu nelle mani della casata di Caradué sin dall'anni 1200. Prima di esso non ci sono testimonianze scritte sul titolo, che sembra implicare una fondazione organizzata della città. Durante il regno dei de' Caradué il feudo è stato conteso soltanto un paio di volte dai vicini di L'Anguille e Couronne (contro le quali è stato fondato). Ha subito minacce di poco rilievo da parte di uominibestia e pelleverde, benché il bosco di querce sia diventato più pericoloso nel corso degli anni.

Stato attuale
Il feudo è attualmente governato dal marchese Gareth de' Caradué, che sembra che passerà alla storia come il sovrano più crudele di tutti i tempi. Impiccagioni pubbliche, impalamenti e gabbie sospese sono visioni piuttosto comuni lungo la strada che porta al castello. Anche se in realtà il marchese è un uomo alquanto ragionevole, ritiene più opportuno tenere i contadini nella paura invece che farsi coinvolgere nelle loro, troppo spesso futili, dispute. Nel corso delle due ultime decadi la città si è arricchita a causa del matrimonio del marchese con una nobildonna di Couronne che ha acceso le relazioni tra i due ducati. I balli annuali tenuto a Castel Caradué e i mercati mensili, hanno migliorato l'immagine della città, che ora è considerata parte della Bretonnia civilizzata, contrariamente al regno del padre di Gareth (e di suo padre prima di lui) quando Caradué era visto come niente più che un piccolo villaggio arretrato.
Visto che Caradué è ragionevolmente vicina alle città di L'Anguille e di Couronne, è anche diventata una sorta di città mercantile dove i mercanti itineranti tendono a sostare se non per altro, almeno per il famoso vino rosso Moulan.
Stando alle voci che corrono è improbabile che i borghesi e i mercanti non abbiano almeno un parere riguardo alle gilde mercantili delle quali preferirebbero far parte: al Gallo e il Bollitore o alla Fratellanza del Faro. Il marchese non ha ancora mostrato interesse riguardo i battibecchi delle due gilde. Il che potrebbe significare che intende puntare sul cavallo giusto, oppure realmente non è interessano alle vicende del popolo. Almeno per ora.

Mappa della città



1)      Castel de Caradué
Posizionato su una collina dolce, il castello de' Caradué svetta sopra tutta la città. Si pensa sia stato costruito come maniero famigliare dell'aristocrazia e che durante gli ultimi duecento anni sia stato fortificato per resistere da attacchi di vario tipo. La maggior parte dei popolani non sa niente riguardo al maniero, il viaggio verso esso ha di solito conseguenze disastrose. Per loro rappresenta sia un pericolo, sia un tutore, che può essere visto da ogni casa della città. Poiché le guardie cittadine consistono prevalentemente nelle guardie personali del marchese, le loro caserme sono collegate al maniero. Si dice che sotto il castello ci sia una profonda rete di tunnel e antiche gallerie dove il marchese ha condannato molti dei suoi oppositori.

2)      Piazza cittadina
Tutte gli edifici più grandi di Caradué sono costruiti attorno alla Piazza cittadina. Escluso il cortile del maniero, questa è l'unica area della città a essere stata lastricata. Ogni tre settimane nella piazza si tiene un mercato, per questo mercanti, borghesi e artigiani  vengono a vendere i propri prodotti. Inoltre ogni primo del mese di Floréal si tiene un grande mercato sia con venditori di Caradué sia con venditori venuti da luoghi molto lontani. Nel resto del tempo gli acquisti sono prevalentemente fatti direttamente alle case degli artigiani o dei borghesi.

3)      Cappella del Grail
La più interessante costruzione dopo il maniero è la Cappella del Grail, che fu fondata dal cavaliere del Grail San Thoas de' Caradué circa tre secoli fa. È dedicata al coraggio di St. Thoas in battaglia contro i pelleverde durante la guerra del 2201. Le tre ampie finestre a vetrata mosaicate e le pareti affrescate descrivono tutte la vita di San Thoas, il santo patrono di questo feudo.
Durante il regno dell'odierno marchese la cappella è stata riparata e adesso è ancor più lussuosa di quanto non lo fosse prima. La gente di Caradué è abbastanza soddisfatta per questo, poiché significa meno soldi da spendere nella guerra contro i feudi confinanti.
I mendicanti tendono a riunirsi presso i gradini della cappella durante i giorni santi, quando i nobili locali (anche se pochi in numero) vanno a pregare nella cappella, dinanzi all'altare sotto il quale è sepolto San Thoas.
La cappella è casa d'un singolo sant'uomo, il monaco Aymar, un uomo vecchio e grigiastro che si narra essere un pellegrino del Grail.

4)      Lo scarpone di Moulan
Nella piazza cittadina il viaggiatore può trovare l'unica taverna della città, chiamata "Lo scarpone di Moulan", dalla famiglia che, come ricorda ogni persona del posto, lo ha posseduto più a lungo di tutti. Si tratta di un'alta costruzione di buon aspetto con tre pavimentazioni di legno interamente prelevato dalla locale foresta di querce. È famosa non solo a L'Anguille, ma anche a Couronne, così il suo oste non è conosciuto solo per la sua cordialità e ospitalità, ma anche per il suo vino.
Piers Moulan ha sviluppato un modo segreto per fermentare il vino. Il suo vino rosso è considerato essere abbastanza buono anche per il duca Taubert e ci sono molti intriganti che vorrebbero mettere le mani sul segreto di Moulan. Visto che il vino è prodotto in piccole quantità, solitamente è assai costoso, ma Monsieur Moulan ritiene giusto servirlo alla gente del posto a un prezzo relativamente economico.

5)      Ospizio di Santa Margaritte
Posto ai limiti estremi della città, di sicuro lontano dagli occhi dei nobili locali. L'Ospizio  di Santa Margaritte è un luogo di cura per chi ha pochi soldi o non ne ha proprio. È stato fondato pochi anni fa e chiamato col nome d'una sacerdotessa di Shallya che lavorava coi poveri,  pochi secoli fa. L'Ospizio è tenuto in grande considerazione dalla gente povera poiché chi vi lavora non esige donazione come fanno i sacerdoti dei templi cittadini. Sotto il suo tetto vivono alcuni malati incurabili che non sono stati linciati dai popolani. Quelli che possono sicuramente eviteranno questo luogo per paura della lebbra e di altre malattie. Le malelingue mormorano che i sacerdoti di Shallya abusano di questo isolamento.
A guidare gli sforzi dell'Ospizio c'è Sorella Vermengard Foire, una giovane e diligente donna che non respinge nessuno che bussi alla sua porta.

6)      Tempio cittadino
Il tempio di Shallya è posto proprio dietro la cappella del Grail. Non è ampio quanto la cappella, ma ovviamente è più utilizzato. Il tempio non è utilizzato soltanto dal culto di Shallya, anche quello di Morr ha la sua quota. Dietro al tempio c'è un piccolo giardino di Morr dove vengono seppelliti i cittadini, esclusi i de' Caradué che sono sepolti nella tomba di famiglia sotto il loro maniero.
Shallya e Morr hanno cinque sacerdoti in tutto, la cui guida è univocamente il localmente influente Anointed Cédric. Cédric è un uomo giovanile e straordinariamente paffuto, che riscuote consensi presso i popolani. Egli è nominalmente un prete di Shallya, ma ogni tanto prende anche parte ai servizi di Morr. Come numerose donne vengono in questo tempio per dare alla luce i propri figli, anche i funerali sono tenuti qui. Tra i popolani c'è un detto: "Tutto ciò che la vita ti dà, è il sorriso di Cédric". Con questo si intende che egli è la figura centrale della gente comune di Caradué, giacché lui è presente quando nascono e quando muoiono.

Le quattro casate nobiliari



La casata de' Caradué

Bianco e blu con palle d'argento.





Come casata di spicco, i de' Caradué potrebbero facilmente essere i più ricchi dell'area. Tuttavia non è così. Le cripte dei de' Caradué sono state riempite per generazioni, poiché i marchesi del passato hanno speso i loro soldi guerreggiando contro le altre casate locali ed equipaggiando cavalieri e uomini d'arme per contrastare le bestie e i mostri della Foresta di Querce. Il dominio dei de' Caradué è sempre stato duro e intransigente. Molti sono i criminali condannati all'ingabbiamento sul colle di Castel de' Caradué.
Molti abitanti disprezzano la famiglia, ma hanno troppa paura per fare qualsiasi cosa contro di essa, dopotutto la casata è la protettrice della regione.

Marchese Gareth de' Caradué
L'ultimo leader della lunga serie dei de' Caradué è noto per il suo temperamento e i suoi giudizi inutilmente crudeli, viene il più possibile evitato dalla gente comune. È un anziano che tiene la sua carica con amarezza, fatto che può essere spiegato solo con la morte del suo secondo figlio e con la follia di sua moglie in seguito a essa. Vedere il marchese fuori dal castello è raro, ed è ancora più raro vederlo nei villaggi vicini, visto che dei suoi contadini non può importargli meno. Anche se è un uomo aspro e crudele, non sopporta di vedere questi tratti nei nobili sotto il suo governo. Molti popolani possono ancora ricordare Monsieur Tuluan, che fu bandito da Caradué sopra un carretto per aver molestato una contadina. Ciò è ancora più strano se si prende in considerazione il fatto, del quale la maggior parte delle persone sono a conoscenza, che è insaziabile quando si tratta di donne e che probabilmente ha più di un figlio bastardo nel villaggio.

Madame Enide 'de Caradué
Couronnese di nascita, Madame Enide è un'anziana signora che ha dato tre figli a suo marito.
È conosciuta come una moglie silenziosa e ubbidiente che, secondo alcuni, non prende abbastanza responsabilità nella gestione del maniero. Il Marchese è noto per amare profondamente la moglie, e quando ha ospiti solitamente chiede a Madame Enide di intrattenerli col suo bel canto.
I servi del castello, se sono sicuri di farla franca, possono riferire che Madame Enide ha perso la voce dopo aver pizzicato il marito nel letto di una cameriera. Così la storia procede con Madame Enide che fa frustare a morte la cameriera e la seppellisce in segreto. Dopo questa vicenda ha riguadagnato la sua voce soltanto durante il canto.

Monsieur Thoas 'de Caradué
Il più vecchio dei tre figli, è stato addestrato per assumersi un giorno la responsabilità del feudo. Thoas è silenzioso come sua madre e non è avventuroso come i suoi due fratelli. È sposato con una donna della casata Thibault, il cui nome è Lunete. Vivono nel castello assieme alle sue loro due figlie gemelle: Morgan e Isolde. Poiché Monsieur Thoas è più un poeta che un cavaliere, la maggior parte delle persone avrebbero voluto vederlo inviato a combattere a est al posto di suo fratello più giovane.

Monsieur Hern 'de Caradué
Il secondo figlio del marchese, morto di febbre lo scorso inverno. Era conosciuto come un cavaliere che cavalcata lungo il feudo per far rispettare la legge di suo padre. Nelle storie di taverna è l'esempio della cavalleria, combatte mostri troppo orribili da descrivere e ovviamente manca a tutti i popolani.

Monsieur Jacén 'de Caradué
Monsieur Jacén è il più giovane dei tre figli. È un valoroso cavaliere in cerca di fama, onore e approvazione paterna. Jacén prese parte a una guerra contro i goblinoidi andando contro la volontà di suo padre, ma ha perduto gran parte delle azioni giacendo a letto malato (pertanto non ha ricevuto nessun titolo). Mentre la guerra si è rivelata inutile, Monsieur Jacén è cresciuto nell'amarezza e adesso segue solo la volontà di suo padre, anche se non è d'accordo con l'idea di sposare una borghese per soldi e fini politici. Per mettersi in mostra agli occhi del padre, Jacén è determinato a dare la caccia ai banditi che si dice vivano nei boschi.







La casata Luc

Rombi gialli e rossi





Bonard Luc
Capo di una linea nobiliare minore e cavaliere anziano. Ha un figlio (Gervais) e tre figlie (Fleur, Mireille, Odile). Luc ha perso sua moglie durante il parto della sua terza figlia, sette anni fa. Deve ancora risposarsi. I Luc hanno sempre avuto buoni rapporti coi de' Caradué, non è raro che per guidare la città si prenda in considerazione un membro della famiglia Luc (per com'è ora la situazione).













La casata Thibauld

Blu con gigli bianchi
Essendo la più antica famiglia nobiliare della regione, la casata Thibauld ha sempre invidiato i de' Caradué. Vedono sé stessi come i sovrani legittimi e attualmente stanno lavorando con "Il Gallo e il Bollitore" allo scopo di superare il marchese e salire al potere.
Attualmente ci sono dodici membri della casata che vivono a Caradué, guidato da Monsieur Marcel Thibault, la figlia di suo fratello Gaston, Lunette, è sposata col più vecchio dei figli dei de' Caradué, così da diminuire il cattivo sangue che scorre tra le due famiglie (e per spiare l'operato del marchese)
La casata Thibault è relativamente ricca, dal momento che alcuni di loro si sono dati alla causa sposando ricchi mercanti (o le loro figlie) per far guadagnare denaro alle famiglie.







La casata de Grosse

Azzurro con banda bianca e scuri d'argento
Michel de Grosse
Questo vecchio e solitario nobile vive nelle vicinanze di Castel de' Caradué.
La casata de Grosse si è trasferita a Caradué soltanto di recente, poiché suo fratello è morto quattro anni fa di dissenteria, Michel ha lasciato il suo villaggio. Michel è povero e non è sposato, anche se è noto per essere un conoscitore di vini e di arte (possiede un grande dipinto che rappresenta il duello tra il re e il duca Merovech). Michel può essere facilmente trovato allo Scarpone di Moulan che assapora vini e racconta le storie dei suoi viaggi.









La casata Levesque

Rosso con banda d'argento e rospi verdi
La casata Levesque è la più giovane delle casate nobiliari del feudo di Caradué. Sono arrivati qui da Parravon dopo aver guadagnato, un paio di generazione fa, alcune terre in un matrimonio. I Levesque sono stati i guardiani della Foresta di querce fino a un tempo molto recente, quando il marchese esiliò dal feudo l'ultimo membro della linea nobiliare: Monsieur Tuluan





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