mercoledì 31 luglio 2013

Nippon, una nazione del mondo di Martelli da Guerra [Sesta Parte] - Religione

Religione


I nipponici sono profondamente religiosi, proprio come gli abitanti del Vecchio Mondo, ma in un modo
differente. La loro religione ufficiale è lo Shinto, e così è da migliaia di anni. Un misto tra culto degli avi, divinazione, culto della natura, culto degli eroi leggendari e sciamanesimo. La natura umana è profondamente buona, ma è stata inquinata da forze esterne, il loro credo è incentrato sulla venerazione dei Kami, vere e proprie divinità. Lo Shinto ne descrive un numero incalcolabile, ogni montagna, ogni mare, fiume, roccia, foresta, albero o animale ne possiede uno. D'altro canto anche gli uomini sono imparentati coi Kami, tant'è che il primo imperatore discende da essi. Lo Shinto riconosce anche l'esistenza di spiriti maligni, che sono diversi dagli aspetti distruttivi e vendicativi dei Kami buoni.
Ogni abitazione, sia di popolano che di nobile ha un piccolo tempio dedicato alle loro particolarità divinità, anche se tutti gli dèi dello Shinto vengono venerati in un modo o nell'altro. I contadini adorano spesso i loro dèi in luoghi naturali come grotte, scogli o falesie, offrendo riso e sake (una bevanda alcolica fatta col riso). Molte delle pratiche di adorazione che avvengono in Nippon sarebbero inaudite nel Vecchio Mondo. I riti di purificazione sono una di quelle cose che non si inseriscono bene nel vangelo di Sigmar. I riti di purificazione si fanno otto giorni all'anno, e l'uomo e la donna che li esercita, idealmente, deve essere completamente nudo. Possono essere esercizi di respirazione e meditazione, che vengono ritenuti rinsaldanti per la forza, e poi un'immersione nelle acque gelide dell'inverno. Il bagno rituale purifica anima e corpo. Quando escono dall'acqua gli uomini e le donne si stringono la mano in modo vigoroso, che in termini spirituali rappresenta l'agitazione dell'anima.
Ci sono innumerevoli cerimonie religiose dedicate a tutti gli dei Shinto prima dell'alba dell'anno nuovo. In tutto il Nippon milioni di persone affollano questi festival, ciascuno portando piccole candele su piatti di bambù per vedere la fiamma sacra che si rinnova ogni anno. Sono i monaci ad accendere la fiamma sacra, mentre la gente ritorna a casa riaccende tutte le fiamme a casa propria. Similmente tutte le decorazioni dei templi, i giocattoli dell'anno passato e molti effetti personali vengono bruciati in diversi templi e in grandi falò. Tutt'attorno i bambini battono il terreno con grossi bastoni, girando e gridando per spaventare il male che viene fuori. Nel Vecchio Mondo un sacerdote si dedica a una specifica divinità, nel Nippon egli adora tutti i Kami contemporaneamente. Ma anche in Nippon esistono dèi più popolari di altri, come la dea del sole. Alcuni nipponici sono quasi monoteisti perché la venerano in modo quasi esclusivo. Nessun sacerdote conosce tutti i Kami, differiscono da zona a zona del paese e sono un numero incalcolabile.
Gli adoratori dello Shinto di solito sono neutrali, alcuni di loro sono legali o buoni, ma mai malvagi o caotici.
I simboli associati a questa religione sono numerosi: alberi, fiumi, montagne, il sole, le stelle, le nuvole, la pioggia, la neve, gli eroi, gli imperatore del passato. Ma esistono anche simboli astratti: croci, cerchi, spirali sacre simile a quelle dell'Antica Fede.
I sacerdoti dello Shinto indossano vesti bianche, soprattutto quando compiono i riti sacri. I vestiti possono variare a seconda di rango e ordine.
Lo Shinto è il culto del Nippon, proprio dei nipponici. Anche se è conosciuto nel Catai, viene ignorato. Fuori dall'Oriente è conosciuto solo nel quartiere nipponico di Marienburg, il Nipponsstad.
Come l'Antica Fede, lo Shinto si basa sul mondo naturale e i suoi luoghi di culto sono i monti, le foreste, le radure, piuttosto che i templi. Ma giacché è la religione ufficiale di un impero, dove è diffusa sono stati eretti anche templi. La loro architettura è molto bella, spesso hanno ampie scalinate in pietra ed enormi portali di legno (torii), il passaggio e l'unione tra i due mondi. Il tempio può essere in muratura o in legno e carta, al suo interno ci sono gli altari. A volte dentro ci sono dei piccoli edifici contenenti campane il cui martelletto è un tronco d'albero appeso. Forma e decorazioni variano notevolmente a seconda della divinità patrona del luogo, delle tradizioni locali, dell'ordine monastico residente. In tutti i templi si festeggiano giorni sacri, ma ognuno possiede le proprie.
Chi vuole oltrepassare i torii deve purificarsi a una fontana posta dinnanzi a esso, dove è possibile lavarsi le mani e la lingua, anche se i più devoti fanno un bagno completo. Questo rito indica una minima purificazione dell'anima, indispensabile per essere ascoltati dai Kami.
La religione del Catai e del Vecchio Mondo è indifferente allo Shinto. Nel Nippon sono conosciuti soltanto due dèi del Vecchio Mondo: Haendryk e Manann, i sacerdoti Shinto li riconoscono come Kami e vedono di buon occhio Manann come dio degli oceani e dei mari, così come il materiale di Haendryk.
Lo Shinto è contrario a ogni forma di culto caotico e culti che comportano la dannazione dell'anima, come le pratiche negromantiche o demonologiche.
Lo Shinto è ricco di celebrazioni:  equinozi, giornate di raccolto, anniversari dei templi, etc.
Lo stesso imperatore è considerato una divinità ed è sacerdote supremo del culto. In genere durante i riti, in un giardino sacro, all’interno di un tempio, il sacerdote officiante offre i frutti della terra e del raccolto invocando le benedizioni dei Kami sul Nippon.
Le festività vengono celebrate ovunque e da tutti, e tutti i Kami vengono festeggiati in un modo o
nell’altro; i popolani portano omaggi sui luoghi sacri, benché a volte si tratti solo di rocce o di un albero, e
qui vengono deposti sale, acqua,sakè, vegetali, dolci o pesce. Altri giorni sacri prevedono grandi festeggiamenti, più simili ai carnevali del Vecchio Mondo, oppure eventi molto particolari come la distruzione e il susseguente ricostruzione di un tempio, oppure quella che si svolge a Hyudo alla fine dell’inverno. In tal modo l’intera comunità si purifica, e la distruzione- ricostruzione del tempio esplica perfettamente un rito di rinascita.
Lo Shinto è aperto a tutti gli uomini, il sacerdozio è possibile anche alle donne, anche se il loro numero è molto ridotto. Tutti coloro che vogliano intraprendere il sacerdozio Shinto devono seguire i seguenti precetti: essere grati per le benedizioni dei Kami e degli antenati, osservare i riti sacri, essere onesti e sinceri, illuminati e puri di cuore, non uccidere un animale selvatico senza motivo, aiutare gli altri e fare favori senza sperare di ottenere ricompense, legare sé stessi agli altri nell'armonioso riconoscimento del volere dell'imperatore, pregare la prosperità della terra e del popolo.
I chierici Shinto possono utilizzare la Magia Minore, la Magia da battaglia, la Magia
Elementale e quella Druidica. Un chierico Shinto può spendere 100 PE per tirare sulla tabella delle abilità dei ranger durante la carriera di Iniziato o di qualunque livello da Chierico. Se possiede già l’abilità deve ritirare.
Se un chierico trasgredisce uno dei precetti o agisce in maniera contraria allo Shinto, riceverà numerosi segni da parte dei Kami scontenti, spesso gli invieranno degli spiriti animali come messaggeri. Le proveda affrontare per redimersi variano a seconda della gravità. Le colpe minori richiedono un eremitaggio per un periodo piuttosto lungo (il PG deve perdere 1 o 2 sessione di GdR); altre prove riguardano la ristrutturazione di un altare ormai perduto in zone lontane e pericolose o nel recupero di un sacro artefatto.
Le benedizioni dello Shinto prevedono un tiro sulla Tabella delle Abilità dei Ranger oppure
la possibilità di lanciare un incantesimo della Magia di Battaglia, Druidica o Elementalistica (che il
personaggio possa usare) senza spendere PM.

I Kami

Kami significa "quello che sta al di sopra", ovvero sopra l'umanità. Le seguenti divinità sono parte del pantheon Shinto generale che tutte le persone sane di mente adorano e riveriscono, per farla semplice sono "i tipi giusti".

Izanigi, dio dei cieli
Izammi, dea madre
Izana, dea del sole
Mashi, dio dell'acqua
Hachiman, dio della guerra
Kosei, dio dell'inverno
Kaminota, dio della terra e dei vulcani
Shimizu, dio dell'arte

I Kami proibiti
Il culto di queste divinità è fuori legge, poiché molti di loro fanno scaturire qualcosa di male nelle persone, cioè il furto, la menzogna, la codardia e l'omicidio. Questi dèi non appartengono allo Shinto e chiunque venga scovato ad adorarli viene immediatamente condannato a morte, anche se il culto di Sho è condannato col taglio degli arti, di norma le mani. Nota che solo il Gran Gojira è un vero dio, gli altri sono definiti come divinità minori espulse dai cieli quando il mondo era giovane.
Malgrado la divinità caotica principalmente adorata sia Tsien-Tsin, la seconda in classifica, visto anche la notevole importanza della classe militare nel Nippon, è, il Gran Gojira. Il suo culto non è molto diffuso in Catai, escludendo l’enclave della Pagoda Rossa, ma nel Nippon  i suoi seguaci, oltre a essere molto forti, stanno guadagnando un' influenza che è sconosciuta nel Vecchio Mondo. Il Gran Yabu è il patrono di piccoli culti clandestini, soprattutto fra le classi meno agiate e afflitte da piaghe e carestie. Zai-Neshi, al contrario, è diffuso tra le classi agiate urbane e mercantili (Chissà quante geisha venerano segretamente il Principe della Lussuria?)

Sho, signore del furto e dell'inganno (Ranald)
Akira, signore dell'omicidio (Khaine)
Tsien-Tsin, maestro dei quindici diavolo (Tzeentch)
Gran Gojira, dio della rabbia e della distruzione (Khorne)
Zai-Neshi, principe della lussuria (Slaanesh)
Gran Yabu, signore della malattia e della decadenza, o signore dell'ingordigia (Nurgle)

Vim-to
Il Vimtaoismo fu introdotto dall'Ind nel Catai in un'epoca imprecisata tra il 400 e il 500 CI, e da qui nel Nippon intorno pochi secoli dopo. Il Vim-to deriva dal Vimataoismo, che a sua volta deriva dagli insegnamenti di un saggio dell'Ind, Simda.
Questo profeta e visionario visse millenni fa nell’Ind. Nacque principe dell’antica città-stato di Bonares. Studiò i culti delle varie Divinità della propria terra natale, finché si fermò nella regione di Sarnath a meditare sulla sua scelta. Rimase per quaranta giorni senza cibo e acqua in balia dei demoni. Sopravvisse soltanto grazie alla sua forza di volontà. Dopodiché si rialzò e incominciò a parlare, descrivendo il cosmo come una semplice macchia nell’immensità ed eternità dei vari piani esistenziali. La Legge ed il Caos, la bontà e la malvagità, la miseria e la pace sono solo delle condizioni dell’esistenza. L’Illuminazione permette di fuggire da tutte queste catene. Divenendo un tutt'uno col cosmo, superando le preoccupazioni del proprio “universo” si potrà raggiungere la meta sperata. Alla fine di questo sermone Simda, semplicemente, scomparve. Da alcuni di coloro che lo ascoltarono incominciò a diffondersi una nuova religione. In breve tempo le piccole sette si svilupparono in grossi culti che esprimevano pace, non-aggressione e bontà che attrasse velocemente molti membri delle caste medie e perfino il Re-Imperatore Akarna. Egli era un grande condottiero ma alla fine della battaglia della Piana di Karnak alla vista dei numerosissimi uomini e hobgoblin morenti fu disgustato a tal punto che ruppe Agni Astra, il suo magico arco del fuoco, e abbandonò tutto ciò che possedeva per indossare le vesti di un povero monaco di Simda. Da li in avanti il culto si diffuse anche nelle altre nazioni. coste. Nei secoli gran parte dei cataiani si convert' e ovunque si diffusero eremiti e monasteri. In seguitò subì delle persecuzioni per mano di altri culti, ma alla fine si riaffermò con forza. Uno dei fattori che determinò lo sviluppo del Vimtaoismo era la possibilità di qualsiasi credente di divenire un bonzo, e quindi fuggire da una vita di duro lavoro e servitù. Una leggenda vuole che un avatar della divinità della legge Alluminas abbia dato il beneplacito all'umanità di seguire questo culto.
Diffuso in tutto l’Oriente, ne esistono tre distinte variabili. La più antica e “pura” è quella diffusa nell’Ind e nel Tialan. La corrente Legalista, di origine cataiana, è diffusa negli Imperi del Catai e del Nippon. Mentre nel Kitsevara si presenta in una forma mistica e segreta praticata solo tra le loro alte montagne.
Per quanto riguarda l'allineamento neutrale e buono sono i preferiti. Il legale è accettato solo nel Catai e nel Nippon. Il caotico e il malvagio sono proibiti.
Il Vim-to è in buoni rapporti con lo Shinto e spesso le due credenze finiscono per amalgamarsi in un sincretismo che non viene osteggiato né trovato contradditorio.
I bonzi portano ampie vesti di color arancione o bianco a seconda del proprio monastero, posseggono anche una collana di noccioli per pregare e talvolta un bastone con in cima una ruota puntuta, che simboleggia il continuo ciclo della vita e della sofferenza.
I seguaci del Vim-to devono rispettare la vita e cercare di far cessare la sofferenza, ovunque essa sia. Devono evitare gli spargimenti di sangue (fatto talvolta disatteso). Onorare l’ordine naturale. Astenersi dal mangiare carne, consumare alcool e dal sesso (fatto che viene spesso disatteso). In caso contrario non si può raggiungere la salvezza. Ogni giorno compiere almeno cinque ore di meditazione.
Il Vim-to ha una precisa idea di aldilà: i morti raggiungono l’Incontaminata Terra della Beatitudine, ove non esistono sofferenze. Ma ogni anima ritornerà a compiere altri innumerevoli cicli sulla terra. Grazie all’illuminazione si può ritrovare la memoria dei vari passaggi.
I templi e gi altari possono essere trovati un po’ ovunque. In genere gli stessi monasteri fungono da tempi. I monasteri sono tutti molto simili, benché la loro ampiezza vari a seconda del numero dei monaci (che può andare dai 10 ai 500). La struttura è tipicamente orientale, benché quelli montani, eretti su alture in posizioni spesso incredibili, hanno una struttura particolare con mura scarlatte e con un immenso portone in legno sovrastato da fregi straordinari. In tutti è presente una statua di Vimta (Simda), in genere nella tipica posizione del loto, un'immensa campana scandisce la giornata dei monaci.
Ogni monastero venera come santi i suoi maestri (chiamati Bhodisattva).
Prove minori richieste dal culto consistono nel chiedere l’elemosina per le strade o compiere determinati lavori nel monastero. Prove maggiori richiedono un periodo più o meno lungo di ascetismo, o compiere determinate missioni per il monastero in territori pericolosi.
Esistono anche le penitenze, simili alle prove, ma più dure e faticose. Una delle più comuni è il digiuno.

La nascita di Simda (il primo giorno di primavera) è la principale festività. L’illuminazione di Simda (nel tardo autunno) è anch'essa molto importante. Esistono poi le varie festività proprie dei vari monasteri.

Nippon, una nazione del mondo di Martelli da Guerra [Quinta Parte] - Vita militare

Vita militare

Gli eserciti del Nippon hanno una struttura in gran parte identica a quella degli eserciti del Vecchio Mondo, eccetto per il fatto che i leader delle unità di soldati saranno dei veterani competenti. Non è comune, come nel Vecchio Mondo, che ci siano n
obili incompetenti a condurre le truppe. Il denaro non compra alcuna posizione nell'esercito, che deve essere guadagnata sul campo di battaglia o per mezzo di qualche atto eroico.
I signori della guerra del Nippon sono spesso in guerra, talvolta gli uni contro gli altri, oppure contro qualche altra minaccia, ma le loro alleanze non sono mai durate a lungo. I Signori della guerra cercano sempre di ampliare i propri possedimenti a discapito degli altri. I contadini catturati da un signore avversario non vengono uccisi ma forzati a lavorare per il loro nuovo padrone. I militari di ogni tipo che sono catturati vengono radunati e massacrati. I samurai generalmente non vengono catturati poiché commettono il seppuku (suicidio rituale) prima che questo accada. Se qualcuno di loro è catturato viene svergognato e rimandato indietro al suo padrone, che di solito lo mette a morte.
Anche se questa è una società agricola, i signori della guerra riescono comunque a mettere le mani sulla polvere nera, i fucili e i cannoni, almeno dall'introduzione delle armi da fuoco nel 2485 CI. Possono fabbricare anche le loro armi da fuoco, ma sono ancor meno affidabili di quelle prodotte nel Vecchio Mondo. I signori del Nippon si impegnano per avere il maggior commercio possibile col Vecchio Mondo. La armi da fuoco ben fabbricate vengono acquistate a caro prezzo. Loro in cambio esportano sete, erbe medicinali e spezie.

I costumi in battaglia
I bushi sono i soldati semplici e la spina dorsale degli eserciti del Nippon. Sono unità molto efficaci, fedeli al proprio padrone, lottano quasi come soldati professionali. Tutti i soldati degli eserciti nipponici portano piccoli stendardi o bandiere sulle proprie schiene per identificarsi con certezza. Tuttavia i piccoli reggimenti di archibugieri (Ashigaru) non portano questi stendardi.
Gli arcieri più abili combattono a cavallo. La cavalleria rappresenta un'elite di soldati professionisti, abbastanza ricchi per comprarsi un cavallo e armature migliori delle loro controparti appiedate. Spesso si tratta di veterani di molte battaglie, i migliori soldati di questo paese militano nella cavalleria.
I samurai sono abituati agli scontri individuali e si trovano male contro le masse anonime, come possono essere le orde hobgoblin. I grandi reggimenti di fanteria, pur avendo avuto un certo addestramento, non sono assolutamente paragonabili a queste truppe d'elite.

Le armi
Le tipiche armi del bushi sono le lance di bambù o normali lance con la punta di metallo. Questo dipende dalla ricchezza del signore che il bushi serve.  I soldati professionisti sono soliti portare lance e spade.
I migliori tiratori vengono inquadrati in piccoli gruppi di archibugieri, che non sono dissimili alla loro controparte del Vecchio Mondo.
L'asta di legno è un'arma che ha una storia molto antica in Oriente, essa rappresenta la transizione tra il combattimento disarmato e quello armato. I nipponici utilizzano una serie di aste e bastoni di varie dimensioni e tipologie, alcuni anche fatti di metallo. I bastoni da addestramento sono relativamente innocui, ma sono la base per imparare qualsiasi tecnica con la spada o la lancia.
Un'arma che può apparire strana agli occhi di uno straniero è il jitte. La sua origine è materia di dibattito, ma certamente la sua forma è studiata per disarmare un avversario armato di spada. La tecnica di combattimento col jitte si basa sulla parata e sui colpi di risposta diretti verso gli occhi, la gola o l'addome.
Anche le armi a catena hanno una certa diffusione nel Nippon, la più famosa è il kusarigama, conosciuta per la sua efficacia nel neutralizzare gli avversari armati di lancia o spada. Quest'arma può anche essere usata per impigliare le gambe dell'avversario col fine di sbilanciarlo, quando il nemico è a terra può essere finito con l'arma all'apice della catena. È evidente che quest'arma richiede ampi spazi di manovra per essere utilizzata efficacemente.
In Nippon le armi agricole hanno una lunga tradizione. Visto il divieto per i contadini di portare la spada, molti di loro per difendersi da banditi, goblinoidi e mutanti hanno imparato ad utilizzare le proprie falci da riso per combattere. Il kama, una specie di falcetto, è un oggetto di derivazione rurale.
Ma l'arma principale del guerriero per eccellenza, il samurai, è la spada. Le due spade che portano i samurai si chiamano katana e wakizashi, rispettivamente una spada lunga e una corta. Se nominate insieme si è soliti riferirsi a esse come daisho. Naturalmente esistono molteplici variazioni sul tema della spada. Esiste il nodachi, una spada a due mani comunemente utilizzate in battaglia per disarcionare i cavalieri. La qualità di queste lame è leggendaria e alcune spade vengono passate di generazione in generazione sin dai tempi antichi. Esiste una rigida forma di etichetta riguardo l'uso, il maneggio e i colori da utilizzare per foderi e lacci. 
Nel combattimento individuale i nipponici utilizzano anche un'arma particolare che tengono attaccata alla cintura, chiamata kawanaga. Può essere utile anche per impastoiare le zampe di un cavallo, ormeggiare una barca, legare un prigioniero o scalare un muro. Si tratta di un rampino uncinato legato al termine di una corda, utile anche per sbilanciare persone e animali.
La lancia è un'arma molto diffusa nel Nippon. Talvolta la sua lama rivaleggia per qualità con le migliori spade. L'asta viene rinforzata nei punti critici per resistere alle pressioni  e per essere usata per parare i fendenti del nemico. Per l'utilizzo della lancia esistono due scuole: l'arte della lancia dritta e l'arte della lancia curva. Le scuole esigono lame di tipologia differente, come dicono i nomi: a lama dritta o a lama incurvata.
Un'arma piuttosto curiosa è il ventaglio d'acciaio. Originariamente è nato come strumento per i comandanti che lo utilizzavano per dare ordini alle truppe sul campo. Quando si è pensato di usarlo come arma si è iniziato a costruirlo in acciaio.
Anche se è poco comune, in Nippon si utilizza anche la scure, chiamata masakari.
Talvolta vengono utilizzate anche grosse mazze ferrate chiamate kanabo.
I samurai utilizzano per tradizione lo yumi, un arco lungo.

Asta

legno
-2 al danno
ferro
-
Jitte

+10% nei tiri di disarmare se si possiede l'abilità relativa.
Kusarigama





Richiede l'abilità "Arma da specialista - Flagelli", col kusarigama non è possibile "parare".
L'utilizzatore deve specificare se compie un attacco standard o un attacco per sbilanciare. Se effettua il secondo cattura una singola creatura, non deve tirare per colpire. L'avversario effettua un test di I, se lo fallisce è legato, quindi tira 1d12:
 1-3: Braccio legato (stabilisci quale con eguale probabilità). Il personaggio che ha un braccio legato può utilizzare soltanto il braccio libero, ma con un -20 all'AM.
4-6: Gamba legata.  Può attaccare normalmente, ma viene strattonato e subisce un -10 all'AM finché resta legato.
7-9: L'utilizzatore del kusarigama può scegliere tra il primo e il secondo risultato di questa tabella.
10-11: Caduta. Entrambi i piedi del personaggio restano impastoiato  e cade automaticamente a terra.
12: Il nemico viene disarmato automaticamente

Ricorda che i personaggi legati possono effettuare un tiro di Des per round, se lo superano si slegano.
Se un personaggio è legato, l'utilizzatore del kusarigama può comunque attaccare col suo falcetto senza alcuna limitazione (lo tiene per il manico).
Kama
-
Katana
-
Wakizashi
-
Nodachi
Considerala come un'arma a due mani.
Kawanaga







Richiede l'abilità "Arma da specialista - Lasso".
Non devi tirare per colpire. L'avversario effettua un test di I, se lo fallisce è legato, quindi tira 1d10:
 1-2: Braccio legato (stabilisci quale con eguale probabilità). Il personaggio che ha un braccio legato può utilizzare soltanto il braccio libero, ma con un -20 all'AM.
3-4: Gamba legata.  Può attaccare normalmente, ma viene strattonato e subisce un -10 all'AM finché resta legato.
5-7: L'utilizzatore del kawanaga può scegliere tra il primo e il secondo risultato di questa tabella.
7-8: Caduta. Entrambi i piedi del personaggio restano impastoiato  e cade automaticamente a terra.
9-10: Entrambe le braccia legata. Il nemico non può fare niente se non provare a libersarsi

Ricorda che i personaggi legati possono effettuare un tiro di Des per round, se lo superano si slegano.
Inoltre garantisce un bonus di +10 alle prove di Scalare.
Naginata
Considerala come un'alabarda.
Yari

Considerala come una lancia
Tetsu-ten (ventaglio d'acciaio)
Considerala come un'arma improvvisata.
Masakari
-
Kanabo
-
Yumi
Consideralo come un arco lungo.

Le armature
L'armatura nipponica è leggera e molto efficace, enfatizza la libertà di movimento al contrario delle armature indossate dai cavalieri del Vecchio Mondo.
Molti soldati indossano il kabuto (un elmo) dotato di eleganti fukigaeshi (alette protettive laterali) e di shikoro (paracollo). Questi elmi sono leggeri e offrono una buona protezione. I soldati di leva sono soliti indossare un cappello di ferro chiamato jingasa. Tra i fanti è comune la hara-ate, una corazza che protegge soltanto il busto e l'inguine ed è fissata con dei lacci alle spalle.
Talvolta i samurai proteggono il volto con maschere d'acciaio laccato chiamate mempo. Di solito hanno fattezze demoniache o bestiali al fine di spaventare il nemico. Sugli elmi dei samurai appare sovente il mae date, un cimiero frontale di metallo, spesso dorato o laccato. Un personaggio che indossa una maschera protettiva e subisce un colpo critico alla testa, ne ignora le conseguenze ma la maschera viene distrutta.
I comuni bushi indossano una spessa pelle imbottita che proteggerà il loro corpo. Delle protezioni di pelle di vitello saranno anche indossate per assicurarsi una qualche protezione al capo (1 PA al corpo, 0/1 PA alle gambe e alla testa). Di solito i bushi indossano dei pantaloni corti per avere comodità nel movimento.
I soldati professionisti indossano armature di pelle dura combinate con leggere piastre di metallo (1 PA a testa, corpo, braccia e 0/1 PA alle gambe), il leader delle unità indossa un bashiri (pettorale) e i sode (spallacci). Gli archibugieri e gli arcieri sono equipaggiati alla leggera con le medesime corazze dei bushi


martedì 30 luglio 2013

Nippon, una nazione del mondo di Martelli da Guerra [Quinta Parte] - Politica

Politica
Il Nippon è governato prima di ogni altro dall'imperatore, dopo viene lo Shogun, i Daimiyo e i Samurai. Il clero Shinto è sempre stato molto influente, fintanto che le questioni di governo siano di suo interesse

L'Imperatore
L'imperatore è il sovrano del Nippon ed ha il potere di nominare lo Shogun e i governatori regionali. È capo del culto Shinto, il che lo rende un individuo di grande potere, ma questo non è tutto. Gli imperatori del Nippon sono i discendenti semi-divini di Jintoki, il fondatore della cultura Nipponica. Jintoki, come dicono le scritture Shinto, fu figlio della dea del so
le Izana (vedi la storia del Nippon). Per questo la famiglia imperiale è rimasta al potere per migliaia di anni. Attualmente a capo dello stato c'è l'imperatore Meihito. La sede del trono imperiale si trova nel castello di Osaka, nella regione di Kamato, ma l'imperatore raramente si trova là, il suo ruolo gli impone di viaggiare lungo tutto il paese.
L’incoronazione di un nuovo imperatore è piuttosto spettacolare poiché l'eletto deve entrare nella grotta del monte Fuji in presenza di una folla di migliaia di persone. Questa caverna è protetta dai leggendari cani-leoni che fino a oggi si sono assicurati che soltanto ai figli di Jintoki sia permesso di accedere. Una volta dentro, colui che sarà imperatore beve l'acqua santa dalla sorgente della montagna e fa il suo patto con la dea del sole e con l'Eterno Signore, Jintoki.

Lo Shogun
Alcuni dicono che è lo shogun a detenere il potere reale. Lo shogun è il governatore militare, il suo compito è mantenere la sicurezza delle regioni e del Nippon stesso, un'efficace egemonia militare. Come l'imperatore, anche se in alcuni casi non sarebbe opportuno, il titolo di shogun è ereditario. A causa della potenza militare che questa posizione concede a un individuo, in passato c'è stata molta irrequietezza riguardo questa carica. Ciò ha condotto l'Imperatore a sospendere il titolo a tempo indeterminato. Al momento c'è uno shogun, si tratta di Tokamoto Ieyatsu che risiede nel castello di Kyoto nella regione di Edo.

I Daimiyo
I daimiyo sono i governatori paramilitari che governano ogni regione. I daimiyo si assicurano che i tributi imperiali siano pagati e sono interamente responsabili del funzionamento della propria regione. Poiché la maggioranza delle regioni contiene alcuni castelli, in parità coi signori della guerra, i daimyo sono assai potenti e influenti. È risaputo che alcuni daimyo formarono un'alleanza e deposero lo shogun, ma è successo soltanto due volte.

I Samurai
I moderni samurai emersero nel 886 CI quando i cultisti di Tsien-Tsin (Tzeentch) si infiltrarono nel governo centrale dell'impero. Seguì una devastazione e l'ultima battaglia fu combattuta nella piana di Meikowasa dove l'esercito del caos fu sconfitto. L'imperatore concesse ai samurai un nuovo potere e un alto rango sociale.
Oggi la maggior parte dei villaggi del Nippon, vale a dire nell'Honshu e nel Fuyoshi, è governata da un samurai. Egli ha il controllo totale del villaggio e il potere di emettere sentenza per un crimine. Per farla breve, il samurai è il monarca del suo villaggio. Si assicura che le tasse siano pagate e che i suoi contadini lavorino duro e producano il cibo necessario per gli eserciti del proprio signore. Deve anche assicurarsi che un numero di contadini tra i più adatti sia addestrato alle armi e così facendo siano mobilitati per la guerra quando sarà il momento. I samurai che governano i propri villaggi di solito sono quelli che hanno dato prova di sé in battaglia o che abbiano dimostrato qualche genere di talento che abbia impressionato il proprio signore; la saggezza e l'intelligenza impressionano tanto quanto le abilità nel combattimento.

I Signori della Guerra
Nel Nippon ci sono molti castelli. Ogni castello è governato da un potente capoclan. Sebbene la civiltà Nipponica sia mille anni più antica di quella dell’Impero questi signori combattono ancora tra di loro, ma tali conflitti sono rari attualmente e ognuno deve rispondere allo shogun, che ha il potere di confiscare il castello di ogni signore della guerra disubbidiente.
Alcuni signori della guerra forse hanno scopi un po' feudali, ma forniscono truppe e una quantità di tasse considerevole per le casse imperiali, considerando il fatto che ogni signore governa una provincia costituita da un insieme di villaggi. Quando il seggio dello shogun è vacante per i candidati è necessario essere votati, e il voto di questi signori è molto importante.

Sistema giudiziario
Ai nipponici è alieno un sistema giudiziario comune.
I signori della guerra hanno un mucchio di carceri, ma vedono queste carceri solo come un luogo di confino prima che la sentenza sia emessa. È tutto piuttosto unilaterale, "l'emissione della sentenza" non è altro che un modo di dire. Ogni verdetto è sempre la morte. C'è la morte praticamente per ogni crimine, a meno che la colpa originale non sia davvero di poco conto.
Il modo in cui un criminale muore dipende solitamente dal reato commesso. Se l'inquisito è colpevole di negromanzia o di demonologia, ci sono brutte, bruttissime notizie per lui. Egli sarà posto in uno stato di incredibile sofferenza e agonia, poiché verrà appeso e lentamente squartato. In alternativa potrà essere bollito vivo in un calderone.
Qualunque bandito, tagliagole o assassino verrà crocifisso. Per morire egli impiegherà giorni o persino settimane. Di solito le vittime crocifisse vengono allineate sulle strade che vanno dalle città ai castelli.
Ai soldati catturati e a simili prigionieri di guerra viene dato "l'onore" di una morte rapida; decapitazione per mezzo di katana. I reati minori sono punibili tramite una battitura in pubblico o una simile umiliazione, come venir ricoperti di urina da una delle persone offese.

lunedì 29 luglio 2013

Nippon, una nazione del mondo di Martelli da Guerra [Quarta Parte] - Geografia

Geografia
Il Nippon è formato da un gruppo di isole situato a 100 miglia dal litorale orientale del Catai. Il Nippon è un luogo molto più piovoso del Vecchio Mondo. Le precipitazioni annuali sono di circa 1500 mm con una temperatura medi di14 gradi. Qui sotto vengono descritte le quattro isole che formano il Nippon. Honshu è l'isola principale e sarà la principale origine della maggior parte delle avventure, sebbene anche in Haikido ne siano possibili molte.

Honshu
Honshu è la patria il centro del Nippon. L'isola è a forma di banana ed è lunga circa 800 miglia (approssimativamente la lunghezza dell'Impero) e larga circa 150 miglia. È su Honshu che lo scontro di potere per la terra è più feroce. I domini feudali di Osaka e di Kyoto sono costantemente in guerra e i leader si contendono l'appoggia dei signori della guerra minori che sono presenti sull'isola.

Il Monte Fuji e i Monti Kanto-Yoshida: i nipponici venerano fortemente i monti che ricoprono il loro paese. Il monte Fuji è il più sacro dei monti del Nippon, è alto oltre i 14.000 piedi ed è circondato da santuari dedicati agli dèi della natura. In molti compiono pellegrinaggi per vedere il monte Fuji e per scalarlo, benché alle donne non sia permesso arrivare in cima. Esso si trova nel tratto montano conosciuto come Kanto-Yoshida, che si estendono per 400 miglia dal centro dell'isola. Alcuni contadini sostengono di aver visto l'antico Ki-Rin galoppare attraverso il cielo del monte Fuji. Questi monti sono punteggiato da templi isolati dedicati agli dèi, ma non sono luoghi privi di pericoli, creature del caos, qui dalle invasioni caotiche, talvolta si riversano nelle pianure ed attaccano i villaggi, o anche i templi, ma per farlo devono essere mostri particolarmente grossi.

La piana di Meikowasa
Questa piana è un vero campo di battaglia interamente formato da cenere vulcanica. Nella battaglia della piana di Meikowasa le armate dei cultisti del caos sono state distrutte, essa è il luogo del "Miracolo", come viene definito da molti nipponici. Il Miracolo fu un terremoto che si crede generato dal dio della terra, che ingoiò la colonna principale dell'esercito caotico. Questa pianura è sterile, similmente a gran parte del lato occidentale di Kyoto.

Il fiume Ayabe
Questo fiume fluisce verso sud dai Monti Kanto-Yoshida e delimita il confine meridionale della regione di Kamato, di cui Osaka è la capitale imperiale. La larghezza del fiume si sviluppa enormemente man mano che va verso la costa. Nella zona montana dove sgorga la sua sorgente, il Fiume dei Troll aspetta di cogliere i viaggiatori impreparati.

Il fiume Muroto
Questo fiume scorre dalla stessa sorgente dell'Ayabe ma si dirama a destra e segna il confine della regione di Kyoto.

Il fiume Hita
Questo fiume fluisce da un complesso sotterraneo da qualche parte a nord. Il Fiume Hita scorre per 600 miglia fino al Mare del Sud. È il fiume più lungodell'isola di Honshu. I suoi numerosi affluenti si ramificano verso  est e ovest, come se fosse un albero che dona ai contadini che gli vivono vicino pesce in abbondanza.

La Grande foresta o la Selva degli Hobgoblin
Chiamata così a causa dei molti hobgoblin che vi dimorano, aspettando i nobili per tendere loro agguati. Questi hobgoblin sono i discendenti dei Korgians che invasero Honshu migliaia di anni fa. Non soltanto hobgoblin ma tutti i tipi di goblin vivono nella foresta, anche loro portati dall'invasione di Djorka Khan, il più temuto signore della guerra hobgoblin di tutti i tempi. La foresta è piena di alberi alti ideali per i banditi. A volte i signori della guerra organizzano spedizioni avventurandosi nella foresta per sbarazzarsi dei goblin che vivono lì, ma senza alcun risultato. Alcuni disperati leader locali si alleano con i signori della guerra hobgoblin, sarebbero disposti a fare qualunque cosa pur di trionfare. I guerrieri che desiderano farsi una reputazione si avventurano nella Grande Foresta per affrontare le bestie che la abitano.

La foresta di Konigi


Questa foresta si trova nel centro dell'isola ed è una ricca fonte di cacciagione. Gli alberi forniscono legname eccellente per i materiali da costruzione. Non ci sono molti goblinoidi e banditi nelle radure della foresta di Konigi, questo perché i lord della zona ,e in particolare il signore di Sado, utilizzano la foresta come riserva di caccia.

La Palude della Disperazione
Questa palude si trova a poche miglia a sud dalla Foresta di Konigi. È una grande palude nella cui acque tenebrose riposano i corpi dei soldati uccisi nelle incalcolabili battaglie dei tempi passati. Una nebbia perpetua ricopre la palude dandogli un aspetto inquietante. Qui sono stati visti fantasmi, così come altri esseri eterei; alcuni contadini sostengono di aver visto camminare i morti. Qui i venti della Magia Oscura fluiscono con forza e danno vita a molte cose innaturali.

Il Grande Muro
Questo vallo è stata costruito durante le incursioni del caos per difendersi dagli invasori caotici e non morti provenienti da Haikido. Da allora è stata ricostruita ed ampliata negli ultimi due secoli. Ora i suoi merli si estendono attraverso tutta la costa nord. Grandi fari sono disposti a intervalli di un miglio l’uno dall’altro, quando c'è segno di pericolo questi fari vengono accesi per avvertire la popolazione. Comunque non c'è più stata da un secolo un'invasione significativa da Haikido, per questi piccoli villaggi di pescatori si sono sviluppati lungo le coste.

Haikido
Haikido è la più grande delle isole esterne. È un posto evitato da molti degli abitanti del Nippon. L'isola è situata appena al nord di Honshu e sembra essere un punto focale per la Magia Oscura, in particolare i suoi monti e il Cratere del Diavolo (vedi sotto). Negromanzia e Demonologia vengono esercitate apertamente su questa isola. I mutanti si aggirano per le foreste e le colline, i ghoul infestano i cimiteri. Anche altre creature non morte sono state viste in questo luogo. Non è inusuale per gli spregevoli esseri di Haikido depredare le altre zone del Nippon. Non sorprende che in questa terra non esiste alcuna legge, che venne spazzata via dalle incursioni del caos nel 2300 CI.
Haikido è un posto dove persino i criminali in fuga non osano avventurarsi, nonostante ciò i più determinati vengono a cercare fortuna in questo luogo. Alcuni di questi criminali divengono poi campioni del caos e conducono bande di uominibestia contro i piccoli villaggi costieri di Honshu. I tremendi Samurai Neri risiedono in castelli decadenti d'un isola che un tempo fu fiera, aspettano il momento in cui conquisteranno il Nippon per creare un regno di tenebre. La storia completa della caduta di Haikido e dell'invasione di Honshu può essere letta nelle Incursioni del Caos.

Le montagne di Haikido
Queste montagne dominano i cieli di Haikido. Se viste da Osaka durante le giornate serene hanno un aspetto impressionante. I picchi alti perforano le nubi e molti contadini credono che vi siano demoni a osservare e attendere. Nelle montagne di Haikido vivono un numero incalcolabile di uominibestia, mutanti e goblinoidi.

Il Cratere del Diavolo
Poco più ad est delle montagne di Haikido si trova il Cratere del Diavolo. Migliaia di anni fa un meteorite colpì questa parte dell'isola, prima della venuta degli esseri umani. I suoi effetti maligni iniziarono a mutate la terra subito attorno a esso. Soltanto nell'anno 0 CI si è scoperto che il cratere contiene malapietra, e che ne contiene molta. I sacerdoti iniziarono a formulare incantesimi di protezione e a pregare gli dèi della natura per fermare l'influenza deviante del cratere. Così avvenne e la popolazione di Haikido cominciò crescere e prosperare per oltre 2000 anni, fino alle incursioni del caos nel IC 2300 CI. I venti della Magia Oscura turbinarono fuori dal cratere, distruggendo gli stendardi protettivi che lo circondavano. Un destino terribile cominciò ad affliggere la gente di Haikido mentre nubi di polvere di malapietra soffiarono nelle città e nei villaggi, nessuno era al sicuro, sia esso soldato, samurai, nobile o anche sacerdote. Iniziarono a mutare e a perdere gran parte della loro umanità.

Campi della Morte


Nell'entroterra vi sono i Campi della Morte. Essi sono tomba di molti morti, comprese le persone comuni dell'isola che sono morte durante le incursioni del caos. A volte i venti della magia soffiano forte sopra questo cimitero. Quando questo avviene i morti si destano.

Il Castello della Decadenza
Prima delle incursioni del caos si era soliti chiamarlo Kamakura. Il Samurai Nero usò il castello come base da cui dirigere gli assalti su Honshu. Il castello ora, è apparentemente deserto ma i segni dell'assedio che misero Kamakura in ginocchio sono ancora visibili. Si sa che banditi occupano le sue sicure mura in rovina nella consapevolezza che nessuno cche abbia la testa a posto oserebbe venire a cercarli qui, l'unico problema è che il castello è posseduto ed è avvolto dalla Magia Oscura.

Fuyoshi
Fuyoshi è un'isola di medie dimensioni che si trova tra le quattro e le cinque miglia dalla costa orientale di Honshu. Lord Kashigio Kuroyashi ha qui il suo castello, Shoto, e usufruisce della sicurezza che il suo piccolo regno gli offre. Il castello di Kuroyashi si trova in un bacino naturale nel centro dell'isola ed è circondato da campi di riso e da foreste (che stanno più in alto del bacino). Fuyoshi vale come regione per quanto riguarda l'esazione fiscale. Lord Kuroyashi occupa anche il ruolo di Daimiyo.

Shuyoshi
Shuyoshi è la più piccola delle isole ed è rcioperta al novanta per cento da foreste. È situata 10 miglia ad ovest di Honshu. Nessuno abita qui, anche se alcuni nobili vi vanno per riposarsi. Ma nessuno ha davvero esplorato a fondo l'isola, ed è meglio così. Nel cuore della foresta sorge un piccolo insediamento elfico (200 individui). Costoro sono riusciti a eludere la dominazione umana del Nippon per mezzo della magia e della vita indigena dell'isola, che include la crudele pianta mangiatrice di uomini chiamata Nareth (Bocca a rasoio). Gli elfi chiamano l'isola Karadrass

domenica 28 luglio 2013

Nippon, una nazione del mondo di Martelli da Guerra [Terza Parte] - La Cronologia

Cronologia del Nippon

- 3000 Gli Alti elfi fondano Tor Elithis. In questo periodo il Nippon è un luogo selvaggio e disabitato, lontano dalle coste del continente. Gli elfi effettuano varie ma affrettate esplorazioni intorno alle sue isole senza trovare un buon punto di partenza per una vera e propria colonizzazione. Nell’estremo occidente del Nippon viene fondato il piccolo avamposto di Tor Aydin.
- 2000 Primi insediamenti primitivi degli esseri umani nelle isole del Nippon.
- 1037 Nascita di Jintoki.
- 1010 Jintoki conquista le tribù vicine e viene proclamato Tenno della regione di Kamato.
- 951 Morte di Jintoki. Iyoda è proclamato nuovo Tenno di Kamato.
 - 703 Djorkha Khan conduce gli hobgoblin di Korgian nell’invasione del Nippon. Sono sconfitti nella regione di Kamato.
 - 693 Gli hobgoblin di Korgian si separano in diverse tribù. Djorkha viene deposto, ciò conclude la loro breve occupazione della regione di Kamato.
Inizia l'età delle “Guerre dei Clan” questo determina la divisione del Nippon che durerà per secoli.
- 400 Un meteorite colpisce Haikido e genera il cratere del diavolo. In seguito a questa esplosione sorgono creature sconosciute. I preti tentano di fermarne gli effetti nefasti con le preghiere e le offerte agli dèi.
- 54 Nascita di Yamyakyuki.
- 24 Yamyakyuki I riunisce Kamato e diventa Tenno.
- 12 Yamyakyuki I conclude le sua gesta e diventa Imperatore del Nippon.
36/50 Regno di Yamyakyuki II. La sua incompetenza nel governo determina la rottura del'esercizio del potere regionale. I governatori imperiali sono affrancati dal versamento delle imposte.
51/78 Regno di Yamyakyuki III. Le regioni diventano più o meno indipendenti. Inizia un periodo di guerre tra clan.
886 L'imperatore Akira Naganori fonda il codice della lealtà samuraica.
Gli eserciti del Caos vengono sconfitti nella battaglia della pianura di Meikowasa. L'imperatore investe il Generale Nakamura Keichi col nuovo titolo di Shogun. I Samurai si trasformano in un'influente casta al servizio dello Shogun.
1202 Nakamura Tohei viene assassinato, si conclude il primo Shogunato.
1203 L'imperatore Haijo abolisce lo Shogunato e ordina un governo civile.
1343 Mikuwara Banto vince la guerra dei cinque Shogun e diventa  Shogun.
2000 Lo shogunato Mikuwara viene sfiduciato dall’imperatore per incompetenza e ha termine.
2005 Tokamoto sconfigge il clan Koshima all’assedio di Osaka e diventa Shogun.
2300 Incursioni del caos; il cratere del diavolo è consumato dalla magia oscura. L'Haikido viene sconquassato dai non morti e delle orde caotiche. Compare il Samurai Nero che conquista il castello di Kamakura. Il Nippon si riunisce per fronteggiare il Caos.
2300/2400 In questo periodo avvengono molte incursioni e scaramucce tra nipponici e cataiani.
2301 Viene costruito il Grande Muro Settentrionale.
Le orde dei non morti vengono sconfitte mentre il loro generale, il Samurai Nero, è ucciso da Kosaka Yuzan. Le forze del Caos si ritirano nell'Haikido e sui monti e nelle foreste di Honshu.
2311 Morte di Kosaka Yuzan.
2355 Un grande esercito viene radunato e imbarcato su una potente flotta per tentare la conquista del Catai.
2357 Dopo aspre battaglie l'esercito nipponico viene sconfitto. I superstiti tornano a casa alla spicciolata, molti samurai fanno seppuku.
2362 Una flotta cataiana assieme a un contingente proveniente da Han Kuo tenta di invadere il Nippon. I sacerdoti Shinto fanno appello alle forze degli elementi e scatenato un terribile tifone. Della spedizione cataiana si contano solo tre superstiti.
2440 Primi contatti ufficiali con gli abitanti del Vecchio Mondo, marinai di Marienburg sbarcano sulla spiaggia di Tokaido
2463 Alcuni mercanti remasiani provano a commerciare col Nippon ma vengono respinti. Mercanti nipponici fondano una base commerciale a Marienburg
2470 Una nave imperiale naufraga nell'Oceano dell'Ind. Voci dicono che sotto ci sia lo zampino dei marienburgers
2476 La guerra tra Catai e Nippon finisce in stallo. Nessuno dei due imperi paga un tributo.
2490 I marienburgers introducono su larga scala armi da fuoco nel Nippon
2510 Incoronazione dell' imperatore Meihito.



Jintoki, Tenno di Kamato
-1307 / -951 CI

Gli umani primitivi abitarono le isole del Nippon intorno al -2000 IC. Passarono circa mille anni prima della comparsa del primo significativo sviluppo culturale e tecnologico, che ha avuto origine nella regione di Kamato dove, secondo i miti nipponici, è nato Jintoki, figlio di Izana, dea del sole. Scelto dalla dea per guidare il Nippon verso la prosperità, crebbe diventando il miglior leader ad aver mai calcato la terra dei mortali. Dopo aver compiuto vent'anni Jintoki diede inizio alla sua missione, sconfisse le tribù vicine e conquistò le loro terre. Nel giro di sette anni Jintoki unì la regione di Kamato sotto il suo dominio e, alla fine di ciò, fece un patto coi leader dei clan soggiogati secondo il quale lui e tutti i suoi discendenti sarebbero stati legittimamente Tenno da qui all'eternità.
Secondo gli antichi miti Shinto, quando Jintoki morì divenne Signore Eterno degli Spiriti del Regno, secondo soltanto alla dea del sole. Dopo la sua morte O-kebe, il gran sacerdote Shinto ebbe una visione divina dove Jintoki e la dea del sole lo comandavano di portare il figlio di Jintoki, Iyoda sul Monte Fuji. Così fu fatto, quando arrivarono i raggi solari colpirono un angusto tunnel nelle viscere del Monte. Qui trovarono una fonte di acqua purissima. Jintoki parlò direttamente alle anime di Iyoda e di O-kebe, ordinando a Iyoda di bere l'acqua. In tal modo Iyoda si fuse col potere spirituale di Izana e stipulò il suo patto con Jintoki. Quando tornarono dalla grotta apparve un grande Cane-Leone di pietra all'entrata del tunnel e da quel giorno non ha permesso a nessuno, tranne che ai discendenti di Jintoki e agli alti sacerdoti Shinto, di entrare. Da allora gli imperatore vengono scelti in questo modo. Per successivi 250 anni Kamato visse in pace governata dai discendenti semidivini di Iyoda.

Djorka Khan e il periodo dei clan combattenti
-703/ -24 CI



Djorka Khan fu uno dei più grandi capi hobgoblin di tutti i tempi, se non il più grande. Portò l'Impero Korgian dal nord del Catai a espandersi in ogni direzione fino alle pendici settentrionali dei Monti del Lamento. Invase le rive occidentali di Honshu con un'enorme armata e non impiegò molto tempo prima di conquistare il neonato impero di Kamato. Tutti i nipponici catturati furono resi schiavi nel nuovo regno di Korgian. Tuttavia i Korgian nella loro espansione soffrirono dei medesimi litigi che affliggono tutte le razze goblinoidi. Com'è consuetudine nelle tribù goblinoidi nasce un nuovo leader dopo che il vecchio è stato sconfitto in corpo a corpo. Djorka Khan morì improvvisamente e i Korgian si spezzettarono in clan minori combattendo gli uni contro gli altri. Durante questi feroci scontri ciò che restava dell'avanzata società creata durante il periodo Jintoki andò distrutto.

Le isole del Nippon si trasformarono improvvisamente in un luogo di guerra in cui clan goblinoidi e umani si combattevano gli uni contro gli altri. Si sa ben poco di questo periodo che è ricordato come Il periodo dei clan combattenti.

Yamyakyuki I, primo imperatore del Nippon
-24/ 36 CI

Dal -24 CI il clan Mitsusaki divenne signore della regione di Kamato dopo aver distrutto i clan rivali e ricacciato nella Grande Foresta i restanti discendenti dei Korgian. Il capo dei Mitsusaki era Yamyakyuki, che sosteneva di essere un discendente diretto di Jintoki. Per questa ragione egli non usò il nome del clan. Quando Yamyakyuki fu infine dichiarato signore di Kamato, era già un uomo imponente di una trentina d'anni. Le storie ci raccontano di come in molte occasioni i suoi avversari si arrendevano ancor prima di sfoderare la spada, sconfitti soltanto dal suo carisma e dalla sua autorità. Ma Yamyakyuki già da giovane  dimostrò di essere secondo a nessuno. Prima del suo ventesimo anno si avventurò da solo verso est, sui Monti Kanto-Yoshida. Quando fu di ritorno, sessanta giorni dopo, portava la Katana Ryatso volando su uno dei leggendari Ki-rin. Questo straordinario cavallo fatato restò con lui fino al giorno della sua morte.
I sacerdoti Shinto presero tutti questi eventi come prove della sua discendenza, Yamyakyuki aveva davvero il sangue di Jintoki. La Katana Ryatso, una spada forgiata da un vero maestro, perduta in guerra contro i Korgian, divenne il simbolo personale di tutti i futuri imperatore del Nippon e Yamyakyuki venne adorato come discendente divino di Jintoki. Dopo pochi mesi dall'ascesa al trono di Kamato, Yamyakyuki dichiarò di aver avuto una visione da di Jintoki. Doveva unificare il Nippon in un unico impero per portare la pace e l'armonia a tutto il popolo di Izana o morire nel tentativo.
Yamyakyuki radunò un potente esercito e infine conquistò l'intero Nippon. La campagna fu realizzata in dodici anni pieni. Alle armate sconfitte fu data la scelta di sottomettersi alla bandiera di Yamyakyuki o morire. Solo in due casi il nemico scelse la seconda opzione. Questi furono il signore delle guerra di Ichymoni e il clan Koijo, i cui guerrieri, parenti e famiglie furono decapitati durante vari giorni che furono bagni di sangue.
Nel -12 CI era stata piegata ogni resistenza e nello stesso anno i rappresentati di tutti i clan del Nippon si riunirono alla festa di incoronazione al Monte Fuji, dove Yamyakyuki venne proclamato primo imperatore di tutto il Nippon. Il giorno successivo all'incoronazione Yamyakyuki entrò nella grotta del Monte Fuji, proprio come Iyoda fece settecento anni prima. Quando riemerse dalla grotta si dice che il sole splendesse tanto intensamente che le masse lì raccolte voltarono i loro sguardi per non restare accecati.
Honshu fu divisa in un certo numero di regioni, ciascuna governata da uno dei più fidati vassalli di Yamyakyuki. Haikido e Fuyoshi, che sono piccole isole, non ebbero divisioni regionali amministrative. Shuyoshi restava un'isola di origine misteriosa, ogni volta che gli uomini di Honshu si avvicinavano ad essa pesanti nebbie e venti li gettavano fuori rotta. Anche quando erano fortunati e approdarono sull'isola furono attaccati dalla sua flora e dalla sua fauna. Ancora oggi l'isola resta inesplorata.

Yamyakyuki II, secondo imperatore del Nippon
36/ 50 CI

Yamyakyuki I infine morì nel 36 CI dopo aver governato in modo severo e giusto. Suo figlio maggiore salì al trono imperiale come Yamyakyuki II, ma non ereditò il carisma e la capacità di governo del padre. I governatori regionali dell'Impero colsero l'occasione per incrementare il proprio potere. Guidati da Mitsusaki Onokate della regione di Homanchu, spinsero il debole imperatore a concedere loro un affrancamento fiscale per le proprie terre. Altri, tentando di venire meno alla fiscalità, divennero vassalli di questo governatore e quindi evitarono di pagare le tasse ai forzieri imperiali. Col passare degli anni la perdita di getto fiscale e l'incremento della potenza dei governatori minò l'autorità centrale imperiale. Durante il regno di Yamyakyuki III il Nippon si dissolse ancora una volta in un mucchio di domini feudali guidati da ambiziosi capiclan. Anche se Yamyakyuki III(51-78 CI) era imperatore, effettivamente controllava soltanto la regione di Edo (oggi conosciuta come Kyoto).

La battaglia della piana di Meikowasa
886 CI

Alcuni capiclan abbandonarono la religione dello Shinto e l'autorità dell'imperatore per passare all'adorazione dei Poteri Oscuri. I capi più sanguinari si dedicarono all'adorazione del Gran Gojira, mentre i più astuti furono sedotti dalle promesse di Tsien-Tsin, il Maestro dei Quindici Demoni.
Istigati da queste promesse i seguaci di Tsien-Tsin ebbero un grande successo nel manipolare alcuni dei più alti funzionari del governo e presero molti castelli man mano che il culto cresceva di popolarità. Molte persone abbandonarono lo Shinto e presero ad adorare gli dèi del caos. Alla fine la corte imperiale si trasformò in poco più di un luogo dove i rispettabili nobili si combattevano a vicenda invece di dibattere sulla situazione del Nippon.


Per un secolo intero il Nippon patì costantemente la lotta tra i fedeli dell'imperatore e coloro che invece giuravano fedeltà agli dèi del caos, guidati dai seguaci di Tsien-Tsin e Gran Gojira. Durante questi tempi terribili l'imperatore Akira Naganori scrisse il codice della lealtà samuraica, apparvero così per la prima volta i samurai moderni. Questo fu un punto di svolta, dimostrato dal fatto che le armate piene di questi guerrieri d'elite combatterono e vinsero molte battaglie contro i seguaci del caos che portarono all'effettiva cessazione dell'influenza di Tsien-Tsin sulla corte imperiale.
Dieci anni dopo, nell'886 CI, gli ultimi eserciti fedeli a Tsien-Tsin e Gran Gojira si raccolsero nella piana di Meikowasa, a est dei Monti Kanto-Yoshida. Di fronte a loro stavano le armate dell'imperatore Naganori e i suoi samurai. Fu una battaglia amara sulla piana cinerea i guerrieri del caos combattevano aspramente contro i samurai. Per la prima volta i lealisti sperimentarono l'orrore della magia lanciata dagli stregoni del caos. Molti di questi maghi corrotti erano venuti attraverso il mare da ovest. I lealisti non potevano sperare di vincere una battaglia campale contro un'arma tanto devastante. Proprio quando le forze del caos stavano prendendo il sopravvento, le distese polverose di Meikowasa presero a tremare e si aprirono crepe gigantesche esattamente sotto la colonna principale dell'esercito caotico. In un secondo la colonna venne trattenuta dal grande terremoto, separata dalla battaglia principale che era in corso. I lealisti videro ciò come un segno divino e combatterono con rinnovato vigore finché non distrussero tutti i seguaci del caos. Fu una grande vittoria per l'imperatore Naganori e per il suo generale Nakamura Keichi.

Nakamura, il primo shogunato del Nippon
886/1202 CI

Dopo la battaglia della piana di Meikowasa, l'imperatore Naganori annunciò:
"Mai più il Nippon dovrà essere sedotto da questi poteri corrotti".
Così creo la figura dello shogun (il governo militare che in termini generali significa "contro i barbari").
Il nuovo shogun dichiarò che ogni villaggio dovesse essere governato da un samurai scelto tra coloro che avevano combattuto valorosamente alla battaglia della piana di Meikowasa. La casta dei samurai sarebbe dovuta diventare la più alta classe sociale del Nippon.
Nakamura visse soltanto pochi anni dopo aver acquisito la carica di shogun, ma in quegli anni preparò la strada della successione a favore di suo figlio Nakamura Eyatsu.
Il secondo shogun rafforzò questa posizione fino al potere totale, anche se l'imperatore era a capo dello Shinto. Egli creò i daimyo, governatori semi-militari per amministrare ogni regione del Nippon.
Lo shogunato Nakamura sperimentò una pluridecennale prosperità. La sicurezza del paese era assoluta e lo shogun sedeva sicuro sul suo trono. Tuttavia una nube sinistra emerse durante il primo shogunato. Per la prima volta l'arte dell'assassinio dei ninja fu perfezionata, anche se l'arte del ninjutsu esisteva da secoli.
 Nell'anno 1202 CI Nakamura Tohei e suo figlio furono assassinati dai ninja mentre viaggiavano sulla strada da Osaka a Sado. Nessuno fu risparmiato, l'intero seguito fu brutalmente massacrato. Questo condusse alla testa del clan il fratello pazzo di Tohei. Era chiaro che un uomo del genere non poteva guidare il paese, in tal modo il potente daimyo Mirotsune Banto optò per lasciare il seggio vacante. Sfortunatamente per lui le prove circostanziali portarono a ritenerlo responsabile dell'omicidio di Tohei. I mesi passarono mentre le diverse fazioni di daimyo tentavano di portare il proprio candidato sul trono. Nell'estate del 1203 CI il giovane imperatore Haijo colse tutti di sorpresa...

L'Imperatore Haijo, la restaurazione imperiale
1203 CI

Supportato dal clero, che si era stancato del potere dei bellicosi daimyo, l'imperatore Haiko abolì il titolo di shogun. I daimyo delle regioni minori videro la possibilità di prendere il sopravvento nelle loro controversie contro quelli maggiori, così supportarono l'imperatore. Haijo a sua volta nominò il suo governo e restaurò il pieno potere imperiale. Con l'assoluto dominio imperiale il secolo successivo vide l'apice della cultura nipponica. Filosofia, poesia, arti e artigianato fiorirono. La maggior parte delle tasse imperiali furono dirette al supporto di persone che stavano creando una società che non si era vista dai tempi di Jintoki.
Dopo circa un secolo tornarono a galla le controversie regionali. Un'aspra faida iniziò a dilagare nel sud dell'Honshu tra i clan Mirotsune e Nakamura rendendo la zona a intervalli regolari un teatro di guerra. L'imperatore del tempo non riusciva a tenere sotto controllo la situazione e molte regioni iniziarono a combattersi le une contro le altre. Ancora una volta si combatteva per l'agognato titolo di shogun.

Mikuwara, il secondo shogunato e la guerra dei cinque shogun
1337/2000 CI

La guerra dei cinque shogun durò sei anni, durante quali ogni potente leader regionale si è dichiarato shogun. Questi leader appartenevano ai clan Mikuwata, Mirotsune, Mitsusaki, Yoshikatsu e Nakamura. I Mikuwara dimostrarono di essere i più capaci in guerra e, forse più importante, nell'intrigo politico. Così Mikuwara Banto fu nominato shogun nel 1343 CI dopo aver eliminato i suoi nemici. Lo shogunato Mikuwara sarebbe rimasto al governo militare per i successivi sei secoli.
Durante questi secoli lo shogunato Mikuwara divenne una corte regolare, crebbe e divenne maggiormente decadente (oggi per questo viene incolpata un'influenza esterna proveniente dal Vecchio Mondo). Negli ultimi anni dello shogunato l'adorazione di Zai-Neshi (Slaanesh) nella corte fu evidente, l'amministrazione aveva perso le ultime tracce di controllo sul territorio. L'imperatore fu consigliato dal clero di scaricare lo shogun, così fece nell'anno 2000 CI.

Tokamoto, il terzo shogunato e la battaglia di Osaka
Dal 2005 CI

I candidati per lo shogunato si ridussero a due, vale a dire i capiclan di Tokamoto e Koshima. L'assedio di Osaka fu una sanguinosa battaglia dove prevalsero gli eserciti di Tokamoto, che così divenne shogun.
Le incursioni del caos diedero una svolta alla popolarità dello shogunato, le forze d'invasione di caos e non morti furono sconfitte nel 2301 CI. Questa grande vittoria assicurò il potere dei Tokamoto sullo shogunato da allora fino ai nostri giorni.

Le incursioni del caos
2300/2301 CI

Il cratere del diavolo è consumato dalla magia oscura. L'Haikido viene sconquassato dai non morti e delle orde caotiche. Compare il Samurai Nero che conquista il castello di Kamakura. Il Nippon si riunisce per fronteggiare il Caos.
La colonia elfica di Tor Elitish viene devastata e anche il vicino Catai è sotto assedio.
Nel 2301 viene costruito il Grande Muro Settentrionale per arginare le forze oscure. Le orde dei non morti vengono sconfitte mentre il loro generale, il Samurai Nero, è ucciso dall'eroe Kosaka Yuzan. Le forze del Caos si ritirano nell'Haikido e sui monti e nelle foreste di Honshu.

L'imperatore Meihito
Dal 2485 CI a oggi.



Meihito è imperatore da venticinque anni e ha fatto molti passi avanti per rendere il Nippon più ricco. Ha aperto scambi commerciali col Vecchio Mondo e col vicino Catai, inoltre ha iniziato a commerciare con le navi elfiche provenienti da Ulthuan, anche se sono quest'ultime a venire in Nippon e non il contrario poiché nessun non-elfo è autorizzato a mettere piede a Ulthuan. Durante quest'epoca il Nippon ha scoperto le armi a polvere nera, portate da alcuni mercanti di Marienburg. Si sono immediatamente diffuse tra i soldati semplici, ma non tra i samurai che sono diffidenti e le disprezzano preferendo il loro tradizionale arco lungo. 
Anche se il Nippon vive una nuova era di prosperità, la minaccia del caos è sempre presente, anche nella corte imperiale. 

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