domenica 15 maggio 2011

Kloster, un anonimo paese dell'Impero.

Vi voglio presentare un lavoro di qualche anno fa pensato per Warhammer Fantasy Roleplay o Martelli da guerra. È la descrizione senza pretese di un piccolo borgo dell'Ostland, dei suoi abitanti e delle sue tradizioni. Spero possa servirvi come spunto per la creazione delle vostre città, oppure che possa essere inserito così com'è nelle vostre campagne.
Kloster

Kloster è un borgo di piccole dimensioni situato nell'entroterra boschivo della città di Kienbaum, da cui dipende per commerci e approvvigionamenti manufattieri complessi.
Lungo il ''percorso del lupo'' le carovane si riforniscono di armi e polvere nera nell'Hochland, che vengono smerciate anche a Kloster.
La città è lugubre, i tetti azzurri e rossi hanno perso ormai colore, si respira un'aria di legno marcito e di letame, varie abitazioni sono abbandonate e, di tanto in tanto, alcune crollano.
Un nucleo centrale, dall'urbanistica scomposta, è costituto da una chiesa e altri edifici in muratura (negozi, botteghe e palazzi). Tutt'intorno si intervallano macchie di bosco e fattorie, dove coesistono tenute agricole ed allevamento di bestiame.
Comuni sono le torrette d'avvistamento e le casupole dei boscaioli (alcune costruite sugli alberi).
I taglialegna sono considerati come un secondo esercito, poichè sono uomini duri e sempre armati. Quando si cerca aiuto immediato è più facile chiedere aiuto a loro, piuttosto che ai pochi soldati concentrati nella caserma del palazzo del balivo.
Dopo la feroce battaglia di Zundap, bande di predoni e uomini-bestia sbandati si sono riversati nella foresta delle ombre. Gli abitanti, in particolar modo i cacciatori e i boscaioli, sanno che devono difendersi da questa minaccia.
A Kloster si respira un'aria tetra e tesa, quanda cala il sole per le strade si trovano solo pattuglie di soldati.
Anche se è stata risparmiata dalle invasioni del caos, un'intera generazione di giovani è stata reclutata in milizie ed è morta a Middenheim.
Chi è rimasto in vita è tornato disilluso e amareggiato.
Il paese è piuttosto chiuso e campanilista. Kloster ha una propria cultura e di questo i suoi abitanti ne vanno fieri. Un forestiero sarà sicuramente fatto sentire "estraneo" al paese. Se proviene dal Nordland sarà visto come un barbaro, se dal Talabecland, disprezzato come un opportunista. Anche la gente della capitale è malvista, considerata molle e superficiale. Più apprezzati sono gli hochlandesi, visti come persone che sanno il fatto loro, esperti cacciatori ed abili artigiani.
Gli abitanti dell'Ostland sono considerati i più duri ed irragionevoli dell'Impero e Kloster non è da meno. I nani sono benvisti come "amici dell'Impero" e come maestri della lavorazione del metallo. Gli elfi sono conosciuti in modo distorto attraverso fiabe e leggende.
Il balivo arringa spesso la popolazione per varie questioni, tra cui la presunta pericolosità dell'egemonia del Nordland e del Talabecland, due potenze confinanti che hanno tutti gli interessi per spartirsi l'Ostland dopo il duro colpo assestato dalle invasioni del nord.

Abitanti: 243

Capo: Balivo Pankraz Willendow (Gregario del conte Otto Von Obelstein di Obelstein)

Risorse: Agricoltura, allevamento (il minimo per la richiesta interna), Legname, esportazione di coltelli.

Abitanti degni di nota

Prete di Sigmar: Georg Zintl (42 anni. Grassoccio e viscido, ha la voce poco virile, è calvo e una fine barbetta gli incornicia la bocca. È attratto dalle giovinette del paese).

Fabbro: Alexander Dielz (28 anni. Basso, dal fisico asciutto, a prima vista non pare fisicamente possente ma è molto forte, ha la bazza sporgente e porta i capelli lunghi. Non ama parlare, pare burbero ma è un bravuomo).

Erborista: Jorg Hess (52 anni. Uomo pacato, dalle labbra sottili e i tratti dolci. Un po' stempiato, capelli brizzolati, parla molto ma sa tenere i segreti, è una persona intelligente).

Ex-militare: Michael Forster (27 anni. Ha la testa troppo grossa rispetto al corpo, è rasato e ha una brutta cicatrice sul volto. Dopo un anno di battaglie che lo sfigurarono e gli fecero perdere due dita della mano destra è caduto in depressione. È un violento rissaiolo ed un opportunista, dà una mano come bracciante o boscaiolo saltuario, spesso cambia città in cerca di fortune, si vocifera che abbia il vizio di rubare).

Fattore: Johann Adler (42 anni. Un uomo tarchiato e baffuto, simpatico e con la testa sulle spalle. Ha una famiglia numerosa e prende sul serio il suo ruolo di padre e di fattore, è sia severo sia giusto, molto devoto a Sigmar e onesto con la legge).

Balivo: Pankraz Willendow (36 anni. Un uomo egocentrico, vive nel lusso ed è famoso per i suoi fiscalismi esagerati e per il suo pugno di ferro. È biondo, porta i capelli lunghi e la barba, ha gli occhi un po' infossati nelle cavità, esteticamente lascia a desiderare).

Figlio del Balivo: Walter Willendow (15 anni. Malgrado il padre voglia farlo diventare un tiranno è timido e grassoccio, pauroso ed impacciato. Probabilmente sarà sostituito da uno dei suoi due fratelli, quando cresceranno).

Sergente della milizia: Hans Lambert (46 anni. Un veterano che ha combattuto contro gli orchi e ama raccontarlo. Ha i capelli bianchi e porta lunghi baffi arricciolati, un po' retorico ma conosce sia il corpo a corpo sia la strategia militare. È l'unico soldato in servizio in città ad aver partecipato a vere battaglie campali).

Padrone di numerosi bovini: Joseph Reger (23 anni. Rimasto solo al mondo: una malattia gli ha portato via la madre, il padre è morto in guerra contro i predoni del nord. È un ragazzo taciturno, ha i capelli neri sempre unti e il naso storto. Lavoro sodo per mantenere le sue sorelline e la nonna inferma).

Oste: Ferdinand Petersen (27 anni. Corpulento uomo alla buona, sembra avere la testa fra le nuvole ma quando si tratta di affari si fa improvvisamente attento. Ha il naso a patata e ama gli alcolici forti, non vuole problemi nel suo locale, tiene numerosi coltelli sotto il bancone).

Vecchio che si intende di divinazione: Alfred Cantor (64 anni. Questo decrepito signore vive in una stamberga in rovina, è considerato da tutti uno svitato, non ha lavoro e vive con quello che gli porta la gente. È magrissimo e tossisce per le intemperie, non sembra che debba vivere ancora a lungo. Riesce a vedere nel futuro tramite il suono delle ossa di bovino che vengono gettato a terra, o almeno così lui dice).

Leggi speciali imposte dal Balivo

-E' vietato non partecipare alle cerimonie religiose
-Ogni minimo disordine pubblico è punito severamente
-E' punito con frustate e giorni di prigione chi non loda il Balivo durante le cerimonie pubbliche o chi osa guardarlo con sguardo di sfida (a discrezione del Balivo stesso o del Sergente della milizia)
-E' proibito uscire di casa nelle ore notturne
-E' vietato transitare nel paese con armi la cui lama è più lunga di un avambraccio (Gli attrezzi agricoli sono permessi)

Peculiarità

La pala d'altare di Wolfila: Questa pala d'altare vecchia ducento anni è una sorta di oggetto di culto personale del paese. Rappresenta il conte elettore dell'Ostland (dell'epoca) in vesti del barbaro capostipite della provincia accompagnato da Sigmar stesso in fondo oro. Si dice che il paese fece sacrifici per tre lunghi anni per permettersi di pagare tale grandiosità. Una volta l'anno (il 18 Sigmarzeit, il primo giorno d'estate) la pala viene issata su un carro trainato da buoi e tutti gli abitanti la seguono in una processione per tutto il villaggio. Molti sono disposti a dire di aver visto la pala fare miracoli, la gente del posto morirebbe pur di difenderla.

Il pugnale: Non si sa perché, ma il paese ha sempre avuto un ottima tradizione di scherma col pugnale. (Questo ha portato all'accettamento della legge marziale contro le armi lunghe, benvoluta dai cittadini che si sentono protetti). E' usanza per tutti gli uomini saper tirare di pugnale e difendersi con esso, il fabbro della città ne fabbrica una moltitudine e non c'è abitante che esce di casa senza una lama o due, alla cintura, infilata nel cappello o in uno stivale. Si dice che un abitante di Kloster sappia parare una lama di spada lunga con un solo pugnale. Spesso i pugnali dei più ricchi sono decorati con motivi di vario genere sull'impugnatura, è usanza vantarsi del proprio "bel pugnale". Non sono rare le dispute risolte a coltellate che, con approvazione del Balivo, sono perfettamente legali.

Guarnigione
La scarna milizia è composta da 20 soldati e un sergente. La maggior parte dei soldati iniziali sono stati richiamati per la guerra a nord, e adesso sono rimasti in questo ristretto numero. La milizia è equipaggiata in modo standard dal Balivo stesso.

5 spadaccini: Questi miliziani (i più addestrati) utilizzano spada lunga e brocchiere, le loro armature sono delle mezze corazze a piastre leggere, ma di rispettabile fattura, le loro teste sono difese da borgognotte.

5 lancieri: Milizia addestrata all'uso della lancia corta. Addestrati in modo più blando utilizzano leggeri corpetti di metallo agganciati al busto, che proteggono solo il petto. Hanno lance corte di mediocre fattura con nappa colorata e i loro elmetti sono delle calotte di legno rinforzate con barre di ferro.

10 balestrieri: Milizia con le balestre, addestrati in modo rispettabile, questi uomini hanno balestre leggere e pugnali, si difendono con armature e cappelli di cuoio.

1 sergente: Accompagna spesso li spadaccini, il sergente è un uomo duro e spaccone di mezza età, un vero veterano. Ha un'armatura a piastre con celata e come arma una vezzosa alabardina da ufficiale con la lama intarsiata.

Luoghi rilevanti

Fabbro: Il fabbro produce attrezzi agricoli di ogni sorta e accette per i boscaioli, oltretutto fabbrica dei coltelli tradizionali di buona fattura.

Erborista: Vende impacchi di erbe curative e vari rimedi contro disturbi occasionali (mal di stomaco, emicranee, dissenteria, insonnia, febbre, nausea e punture di insetto).

Locanda "Il lupo azzurro": Un luogo ameno che puzza di lezzo. Per pavimento ha la terra battuta e i tavoli sembrano un instabile grumo di legno e chiodi. Ha tre posti letto le cui lenzuola non vengono mai cambiate, in compenso la moglie dell'oste fa una buona cucina. Anche gli alcolici che vengono serviti non sono male. I prezzi sono giusti.

Tempio: Il tempio di Sigmar è un edificio di mattoni intonacati e pietraserena. Ha tre navate, due piccole ai lati e una centrale. L'unica opera d'arte è la pala d'altare.

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