lunedì 8 agosto 2011

No Batto

Questa sera vi propongo un popolo molto particolare, spero possa piacervi.

I no batto sono umanoidi discendenti dagli anchilosauri. Sono erbivori ma tendenzialmente portati all'aggressività. Sono dotati di una corazza ossea formata da placche ovali o rettangolari disposte in file trasversali. Noduli e placche più piccole riempiono gli spazi aperti fra le placche più grandi. Le prime due file formano un anello protettivo intorno al collo, anche il cranio è protetto dalla medesima corazzatura. Hanno una massiccia mole muscolare e resistono straordinariamente bene allo sforzo fisico. Hanno una postura leggermente ricurva, sono alti da 1.90 a 2.30. Hanno un apparato orale simile a un becco che utilizzano per recidere i vegetali. Sono dotati di una coda corazzata che termina con una testa di mazza. I No Batto sono molto fieri delle loro code, che utilizzano abilmente in combattimento.

L'animale più diffuso e utilizzato dai no batto è il Tokage, un possente rettile quadrupede erbivoro alto 2,5-3 metri alla garrese. Questa creatura dalla pelle verde viene sellata e può trasportare uomini e bagagli in quantità data la sua mole possente. Inoltre viene utilizzato come forza lavoro per l'agricoltura e la produzione di energia. Si tratta di un animale docile e solitario, ma viene utilizzato in battaglia con efficacia poiché può travolgere i nemici col suo fisico imponente.La società No Batto è rigidamente castale, le caste sono le seguenti:

Kedakai: La nobiltà feudale rappresenta una parte cospicua, sono almeno il 10% della popolazione. Non sono tutti ricchi, molte famiglie sono decadute ma non per questo accettano lavori umili, alcuni si sono dedicati alla guerra, sia mercenaria che non, perdendo solo parzialmente il lustro della propria casta. Altri hanno tenori di vita bassi, ma pur di mantenersi a contatto con la nobiltà si fanno clienti di altri kedakai più potenti, divenendo scagnozzi con ruoli sia di forza che di amministrazione. Qualunque condizione socio-economica abbia, un kedakai sarà sempre largamente rispettato nella società, potrà compiere soprusi passandola spesso liscia e potrà aspirare ai ruoli più alti nella gestione degli staterelli e dell'esercito.

Shisai: Gli sciamani sono la classe sacerdotale. Sono il tramite fra i no batto e gli spiriti della natura. Possono mettersi in contatto anche col regno dei morti, questo li rende sacri per le funzioni legati al culto degli antenati. Gli shisai compiono riti di stampo regale volti alla sacralizzazione del potere per la classe elevata, riti bellici per i guerrieri e riti legati alla fertilità per i contadini. Sono largamente rispettati e considerati uomini di profondo onore e moralità, anche se questo non è sempre vero. Solo coloro che compiono riti per i kedakai sono tenuti alla castità. In linea di massima il loro stile di vita è assai opulento. Possiedono servitori, ori, preziosi e grandi case. Questa ricchezza è possibile grazie alle donazioni dei fedeli.


Senshi: I guerrieri rappresentano il braccio armato degli staterelli di No Batthongo. Essi salvano, almeno parzialmente, i contadini dall'orrore della guerra. Le battaglie in questo paese infatti non sono svolte da milizie arruolate ma da guerrieri di nascita, addestrati profondamente e motivati sino al fanatismo mistico. Il loro stile di vita nelle corti dei nobili è rigido e costellato di addestramenti severi, sia fisici che mentali. Tutti gli senshi d'onore sono clienti di un kedakai, chi non si sottomette a un nobile viene considerato un reietto, un brigante e un vile mercenario ( costoro vengono chiamati offensivamente Gomi, che significa spazzatura). I guerrieri no batto combattono proteggendosi con le loro corazze naturali, sulle quali mettono di rado qualche corazza di cuoio ed elmi di legno. Il loro stile di combattimento non prevede l'uso di scudi, ma è incentrato su alcune particolari armi:

Shinayakana
: Una lunga spada a biscia senza guardia, l'arma principale del guerriero no batto che utilizza abilmente insieme alla propria coda a mazza.

Hebi: Una versione piccola della shinayana, questo piccolo pugnale a biscia serve come arma di riserva e per compiere il suicidio rituale, effettuato attraverso il taglio della gola.

Kara zao: Una lunga catena terminante con una palla di ferro, a volte chiodata. Viene fatta roteare sopra la testa a lungo perché il colpo arrivi da una direzione inaspettata. È un'arma secondaria usata raramente in battaglia.

Mokuzai: Un arco composito che può essere teso solo da persone molto forti. Viene utilizzato con frecce classiche o a tridente, a volte avvelenate, altre volte incendiarie.

Nomin: I contadini vivono una vita povera a dura. Coltivano vegetali, cereali e frutti per loro e per i propri signori. Le caste superiori hanno diritto di vita e di morte su di loro e non esiste nessuna strada per compiere una scalata sociale. Vestono di stracci o stanno nudi, utilizzando attrezzi di legno e ferro e mangiano il minimo per il proprio sostentamento. Alcuni membri di questa classe sono anche servitori domestici, artigiani, minatori e marinai. Per i nomin è vietato portare armi, ma sentono comunque il bisogno di difendersi dai banditi o dagli sgherri dei signori feudali, per questo nel corso del tempo hanno creato stili di combattimento complessi utilizzando attrezzi agricoli.

Fujun'na: I fuori casta sono i paria della società, per identificarli senza sbagliare gli viene amputata l'estremità della coda all'età di sei mesi. Questa pratica è entrata in vigore centinaia di anni fa dopo una grande rivolta di fuori casta che, non avendo armi, potevano usare solo le loro code per ribellarsi. Questi reietti non hanno diritti di nessun tipo e vengono considerati come fossero animali. Nessuno vuole vederli né dialogare con loro, quando vengono visti per strada le classi superiori volgono lo sguardo altrove o si coprono gli occhi con un ventaglio. Di solito praticano mestieri impuri che hanno a che fare con la morte come la concia del pellame, la macellazione e l'allevamento degli animali e l'esecuzione dei condannati a morte della propria classe o di classe nomin. A volte capita che un membro di una classe superiore che si è macchiato di un crimine particolarmente orribile venga umiliato attraverso l'esecuzione per mano di un fuori casta. Per i guerrieri, il cui suicidio rituale è considerato estremamente onorevole, questa è l'onta più grande che possa esistere.

No Batthongo è composta da tre isole principali e alcune secondarie divise in una miriade di staterelli con vincoli feudali e personalistici sempre in guerra fra loro. I principali sono:

An, Iwa, Hinto, Kiiro, Chairo e Higashi.

Oltre ai singoli principati dominati dai signori feudali (Riidaa) esiste una figura sacra e inviolabile che dovremmo etnicamente unire tutti i no batto, sebbene abbia potere soltanto su una frazione risibile di territorio. Esso è il discendente primogenito maschio della famiglia dei Saiko, per diritto i re delle intere isole di No Batthongo.

1 commento:

  1. Spieghi sempre un sacco di cose super interessanti... complimenti.

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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