domenica 28 agosto 2011

Pianta della Banabana

Salve a tutti! Finalmente ecco il mio primo post, dopo averci lavorato diversi giorni. Questa idea l'ho avuta un po' di tempo fa, niente di speciale, ma a me risulta molto simpatica. Ho semplicemente fuso le piante della Vite e del Banano per crearne un ibrido fantastico: la Banabana. Essa potrà essere inserita nelle ambientazioni come particolare ornamento, come alimento in alcune località o magari come salvezza durante un viaggio in cui il cibo scarseggerà. La Banabana ha un nome di riferimento che io adesso utilizzerò per farmi capire, così come quello dei frutti, ma ovviamente essi potranno variare a seconda dei luoghi e delle popolazioni che ne parlano o che la coltivano nel vostro mondo. Ecco qualche esempio di semplice fusione o manipolazione dei nomi italiani che hanno generato la pianta: Banuva, Ubavana, Bavabana, Unana.
Per le illustrazioni ho utilizzato la tecnica ad acquarello, a mio parere veloce e dalla resa molto bella. Spero vi piacciano!

LA PIANTA DELLA BANABANA

Caratteristiche generali: pianta erbacea perenne che ama i climi caldi e umidi. Le sue foglie sono palmate e dal margine spinoso; i fusti sono lignificati negli esemplari più vecchi. Le radici sono fascicolate ramificate. I suoi fiori ermafroditi, presenti dai primi di marzo sino a giugno inoltrato, hanno una colorazione rosa-fucsia vivo e si presentano in infiorescenze molto fitte. Alla fine della fioritura nel mese di giugno-luglio e fino alla fine dell'autunno, i grappoli delle infiorescenze producono piccoli frutti ricurvi dal colore giallo brillante chiamati talvolta anche “Banuva” che giungeranno alla maturazione in circa due settimane. La buccia poco spessa si apre da sola al momento di completa maturazione, lasciando uscire i piccoli frutti bianco-avorio. La pianta della Banabana, se collocata nel suo ambiente naturale, può raggiungere l'altezza di oltre tre metri.

Ambiente: la pianta della Banabana si trova nelle zone pianeggianti dal clima caldo-umido, spesso nelle prossimità delle foreste. Molto versatile per quanto riguarda il clima, è arrivata ad espandersi in poco tempo in moltissime zone del mondo.

Coltivazione: Prestatasi ormai da decenni alla coltivazione, dà grandissimi risultati nelle zone pianeggianti o leggermente collinari, sopportando un abbassamento di temperatura fino agli 0° in inverno e ai 20° in estate, sebbene quella ottimale per avere una buona resa sia fra i 25° e i 30°. Per aiutare la fruttificazione i coltivatori arano bene il terreno per poi farvi pascolare il bestiame

per tutto l'anno precedente alla riproduzione per talea. Questa tecnica è preferibile in quanto i semi molto spesso risultano essere sterili. È anche molto facile riprodurre la pianta tramite i numerosi polloni che produce autonomamente. Le specie adottate per la coltivazione in genere mantengono dimensioni molto contenute.

La raccolta dei frutti avviene tagliando direttamente i grappoli non appena le bucce cominciano ad aprirsi oppure lasciando un grande cesto al di sotto di essi, in quanto spesso basta una piccola scossa per farli scivolare fuori dalle bucce aperte. Il cesto viene foderato con dei panni per non far ammaccare la parte esterna dei frutti e spesso viene appeso ai rami della pianta per rimanere sospeso, prevenendo così il furto del raccolto da parte dei molti animali che ne vanno ghiotti.

Utilizzo dei frutti: vengono spesso chiamati “ancora dei viaggiatori” per il loro lungo periodo di fruttificazione e la loro larga distribuzione, anche in luoghi impensabili. I frutti delle piante selvatiche presentano una polpa più dura e dei semi più grandi, ma sono comunque commestibili e dal sapore gradevole. Si prestano alla consumazione sia da crudi che da cotti, divenendo anche specialità culinarie locali o dolce apprezzatissimo dai bambini dopo essere stati glassati. In alcuni villaggi la cui maggiore attività è l'agricoltura, sono arrivati ad essere uno degli alimenti di base per la popolazione.

Per oggi è tutto, spero vi sia piaciuto questa mia piccola descrizione! Ciao e alla prossima (sì, mi sono colorata dopo essere salita al livello 2, ottenendo l'abilità speciale "Photoshop")!


2 commenti:

  1. Mi ha ricordato tantissimo una pianta che avevo descritto tanto tempo fa in una campagna fatta all'interno della mia associazione. posterò sul mio blog la descrizione in onore dei vecchi tempi.

    RispondiElimina
  2. Grazie mille, sono felice di averti riportato alla mente un bel ricordo! :)

    RispondiElimina

Collaboratori

Archivio blog

Visualizzazioni totali

Visite per paese

Feedjit, live traffic feed.

Lettori

Elenco dei blog che apprezzo

Segui "Varco Dimensionale" su Facebook.

Cerca nel blog