Joel Allard
"Tra tutte le cose del mondo, l'uomo è l'entità più perfetta. Divino
in potenza, ma timoroso e cieco, deve essere aiutato dalla bellezza a ritrovare
il posto che gli spetta nel creato."
Allard è un
letterato, poeta e filosofo. Figlio maggiore di una ricca famiglia di mercanti
di L'Anguille che ha fatto fortuna
commerciando in lana e in tessuti, sin da giovane mostrò una spiccata
intelligenza e una sensibilità fuori dal comune. A quindici anni iniziò a
seguire il padre negli spostamenti e imparò a far di conto e a padroneggiare
l'arte della mercatura, malgrado ciò si sentiva inadatto a quel tipo di vita,
preferendo leggere trattati di filosofia e la storia della Bretonnia antica. Il
padre, un uomo colto e lungimirante, capì che assecondare la vocazione di suo
figlio sarebbe stata la cosa più giusta, così lo fece studiare all'università
di L'Anguille, dove ebbe modo di
mettersi in evidenza, dapprima per i suoi componimenti poetici, poi grazie alla
creazione di un proprio sistema filosofico innovativo. Allard è stato il primo
intellettuale a puntare il dito contro la dilagante corruzione bretoniana che
"appesta l'animo e degrada l'umana
dignità". Rimaneggiando e riproponendo componimenti antichi e saghe
eroiche della Bretonnia arcaica eresse a suo punto di riferimento il Cavaliere
nobile delle leggende. La sua idea di rinnovamento era in realtà un ritorno
alle origini mitiche, di un regno dominato da un sovrano giusto e da
un'aristocrazia guerriera. La sua filosofia, ben presto chiamata "renouveau" dal titolo di un suo
famoso saggio, è basata sulla metafora del Regno di Bretonnia come una pianta
che è stata brutalmente tagliata con una scure, anche se sembra morta le sua
radici sono ben salde e, con tempo e impegno, potrà fiorire di nuovo. Fino ai
trent'anni pubblicò saltuariamente a proprie spese, soprattutto poesie ed
edizioni critiche di opere storiografiche antiche, riscuotendo tanto successo
quante accuse di cialtroneria, guadagnò ben poco denaro, al quale peraltro era
totalmente disinteressato, poiché suo padre gli faceva avere un 'piccolo' vitalizio
per mantenere il suo stile di vita medio-alto.
Il suo vero
capolavoro, "Sur le Beauté",
che scrisse a trent'anni, gli valse un'accusa di eresia da parte del clero di
Shallya e un'accusa di divulgazione di idee sovversive da parte del
Governatore. Nel testo veniva data un'interpretazione troppo mondana (i più
maligni dicono erotica) della déa. Inoltre si accusavano le autorità, i soldati
e i nobili di aver ucciso la bellezza e di averla insozzata con la polvere nera
e col sangue dei poverelli. Dopo alcuni giorni di carcere, grazie ai suoi
appoggi nella crème cittadina e a
un'alta cauzione pagata da suo padre, tornò in libertà. A trentasette anni
trovò un protettore, il Conte Rodrigue de
Chénier, un uomo bizzarro e raffinato che lo accolse in un'ala della sua
casa, dove tutt'oggi vive e lavora senza farsi mancare vini di lusso, cuscini
di seta e grandi scorpacciate dei cibi più raffinati.
Joel Allard
è un uomo basso e rubicondo sulla quarantina. Ha un paio di baffi color fumo e veste
in modo elegante ma sobrio. Ama il vino ricercato e l'alta cucina, ma fa
volentieri a meno delle donne. Passa intere giornate nel suo studio dove,
grazie ai finanziamenti del suo mecenate, ha una delle biblioteche più fornite
della città. Preferisce la compagnia di intellettuali e persone interessanti,
non necessariamente di ceto elevato. Fa sempre molte domande agli stranieri per
tenersi aggiornato su cosa avviene fuori dal Regno, inoltre vede negli elfi dei
boschi ideali di innocenza e primitivismo che l'uomo ha perduto. È un uomo
simpatico e sempre disponibile, anche se tende a voler essere adulato e stimato
dai propri interlocutori. Ha una voce allegra, la battuta pronta e cita a
memoria testi di ogni genere lasciando spesso a bocca aperta chi cerca di
dialogare con lui.
I suoi
libelli circolano tra le classi medie e spesso scaldano gli animi dei giovani e
scapestrati studenti universitari dalla vocazione ribelle. Anche se
preferirebbe che le sue opere non venissero censurate e la sua residenza non
fosse controllata a vista da agenti segreti poco discreti, in fondo è felice di
essere riuscito a risvegliare gli animi degli intellettuali della sua città,
che da troppo languiscono nella morsa della decadenza.
Joel Allard (ex-Commerciante,
ex-Studente, Filosofo)
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Fascino: 26
Segni particolari: Sovrappeso
Abilità:
Leggere/Scrivere, Mercanteggiare, Numismatica, Valutare, Linguaggio
arcano - Magico, Linguaggio segreto - Classico, Storia, Cartografia, Parlare
una lingua - Tileano, Parlare una lingua - Imperiale
Equipaggiamento: Vestiti e cappello di qualità, biblioteca
fornita di oltre 80 volumi tra opere storiografiche, filosofiche e poetiche,
occorrente per scrivere, lente d'ingrandimento, bastone da passeggio animato
con lama di pugnale, elevata disponibilità finanziaria.
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